ESASPERAZIONE
I passaggi a livello di Sangiano e l’addio sempre rimandato
Il sindaco: «Il nulla dopo dieci anni. Nessuna certezza sui lavori»

«È dal 2014 che se ne parla. Invece siamo qui, dieci anni dopo, a non avere ancora certezze sui tempi d’inizio dei lavori». Matteo Marchesi, sindaco di Sangiano, nelle prossime settimane scriverà a Regione Lombardia e Provincia di Varese riguardo la soppressione di tre passaggi a livello nel suo Comune. Recentemente Villa Recalcati ha affidato la progettazione di fattibilità tecnico-economica ed esecutiva delle opere sostitutive delle barriere lungo le linee che attraversano il paese. In base all’accordo del 15 dicembre 2015 tra Regione, Provincia e Rete Ferroviaria Italiana, le priorità sono tre: innanzitutto dovranno essere eliminate le sbarre in via Pietro Mascagni, all’altezza del chilometro 28+299 della Gallarate-Laveno, e in via Vittorio Veneto, al km 33+199 della Oleggio-Laveno.
LA VARIANTE
«Già l’amministrazione precedente alla nostra - spiega Marchesi - ha approvato una variante che prevede un collegamento sopraelevato dalla zona del cimitero a via Vittorio Veneto verso Leggiuno». Servirà all’incirca un anno per ultimare il cavalcavia «per il quale la Regione - precisa - ha stanziato un paio di milioni di euro nell’ambito di un finanziamento complessivo di una trentina per tutti gli interventi di questo tipo sulle ferrovie Gallarate-Laveno-Luino-Pino e Gallarate-Sesto Calende-Laveno. Ma consideriamo che i prezzi sono schizzati alle stelle e quindi non è da escludere che alla fine la spesa sarà superiore».
Parallelamente, si procederà a togliere le sbarre presenti in via Giacomo Matteotti al km 28+054 della Gallarate-Laveno. «In questo caso il passaggio a livello - puntualizza - sarà semplicemente chiuso. Era previsto un sovrappasso ciclopedonale, ma già da tempo è stato chiesto di stralciarlo in quanto troppo impattante. Al momento non serve visto che non lontano da lì rimarrà aperto il passaggio a livello di via Carlo Alberto; casomai più avanti, con mezzi nostri, potremmo decidere la costruzione di un sottopasso».
LA RICHIESTA DI INFORMAZIONI
Marchesi chiede che vengano fornite al Comune informazioni precise in modo da poter tranquillizzare la popolazione. «Siamo noi in prima linea e i cittadini - aggiunge - sono comprensibilmente un po’ confusi anche perché, per fare un esempio, era stato assicurato che il cantiere sarebbe stato attivato nel 2020, mentre tutto, ancora oggi, è alquanto nebuloso. Le mie preoccupazioni le ho già espresse alla Provincia e devo riconoscere che il presidente Marco Magrini, appena eletto a inizio 2023, è stato disponibile al confronto per capire quali punti del progetto potevano essere migliorati».
I TIMORI
Il primo cittadino non nasconde anche i timori per il futuro. In base alle direttive europee dovranno essere rimossi tutti i passaggi a livello lungo la Rotterdam-Genova. Compreso quindi quello di via Carlo Alberto «che si trova - conclude - in una zona congestionata dal punto di vista del traffico. Di conseguenza anche questa fase dovrà essere gestita con la massima attenzione».
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