L’ALLARME
Saronno, in municipio con la Tbc
Immigrato egiziano va ai Servizi sociali e mostra il referto: «Aiutatemi»

Un immigrato si è rivolto al Comune per chiedere assistenza e aiuto. Al fine di spiegare meglio la difficile situazione che si trovava a vivere, pare abbia d’un tratto mostrato agli assistenti sociali che lo stavano ascoltando un certificato rilasciato in precedenza da un ospedale milanese nel quale si attestava che aveva contratto la Tbc. La Tubercolosi, insomma.
Il movimentato episodio è avvenuto ieri mattina, lunedì 24 luglio, in municipio. Il giovane di nazionalità egiziana, che parlava poco italiano, avrebbe incontrato gli assistenti sociali in uno spazio collocato nell’ampio corridoio al piano terra del palazzo, nelle vicinanze del comparto dei Servizi sociali. Il giovane si sarebbe presentato quando gli uffici comunali stavano ormai chiudendo, un momento in cui la maggior parte delle numerose persone presenti (per cambi di residenza o per altre pratiche) - pur nel cuore dell’estate e nonostante il temporale mattutino - se n’era già andata. I cittadini di passaggio, dunque, non si sono in pratica accorti di nulla. Sebbene qualcuno abbia inevitabilmente notato con curiosità la presenza di un’ambulanza davanti all’ingresso principale forse, di riflesso abbia pensato a un malore.
La zona dove era stato isolato l’immigrato è stata comunque piantonata da due agenti della polizia locale. Nel frattempo era stato appunto contattato il 118 e nel giro di poco tempo gli operatori sono intervenuti sul posto per prelevare e trasportare, con tutte le cautele necessarie, l’uomo in un reparto medico specializzato.
Sul posto anche l’assessore ai Servizi sociali, Ilaria Pagani, che ha preferito non rilasciare alcun commento sull’accaduto. Comunque, al di là del particolare caso di ieri, l’amministrazione del sindaco Augusto Airoldi è in generale sempre più impegnata nel garantire aiuti e assistenza a chi ha bisogno di non essere lasciato solo, portando avanti diverse iniziative e attività in stretta collaborazione con le altre istituzioni locali e le associazioni che operano abitualmente nel sociale e nel volontariato.
Fino alla fine di novembre sarà, a esempio, operativo alla Casa di Marta (all’angolo tra le vie Petrarca e Piave) uno sportello ad hoc finalizzato a garantire un’efficace assistenza a quanti si trovano in situazioni di marginalità. Un’attività che era stata avviata nell’ambito del dormitorio invernale, allestito sempre nei locali della fondazione, per gli homeless, da dicembre a marzo.
I Servizi sociali comunali stanno già prendendo contatti per poter nuovamente organizzare in inverno il dormitorio, assieme ad altre attività mirate a favorire il reinserimento dei clochard. Tra le iniziative promosse ci sono infine anche dei tirocini lavorativi coordinati dal Comune in alcune cooperative sociali del territorio.
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