LAVORO
Lavoratrice licenziata alla Tci: stato di agitazione
Il sindacato: «Comportamento lesivo dei diritti della persona». poi l’invito all’azienda a ritirare la procedura

La procedura di licenziamento di una lavoratrice da parte della Tci di Saronno ha provocato la dura reazione dei sindacati. La Fim Cisl dei Laghi ritenendo tale comportamento lesivo dei diritti della persona, indice lo stato d'agitazione coinvolgendo tutti i dipendenti Tci. In un comunicato, il sindacato spiega che, da parte della dipendente, era stata fatta «una segnalazione relativa a presunti comportamenti vessatori, perpetuati negli anni, da approfondire e verificare nelle sedi opportune». E aggiunge: «Per tutta risposta la Direzione ha attivato la procedura di risoluzione del rapporto di lavoro, intimando il licenziamento della dipendente Tci in modo unilaterale, contraddicendo l’impegno assunto con i lavoratori e la comunità di garantire un ambiente di lavoro sano e teso a valorizzare il capitale umano». Da qui la decisione di indire lo stato di agitazione. Non solo: «La Fim Cisl invita l’azienda al ritiro immediato della procedura di licenziamento e al ripristino delle forme democratiche di confronto e verifica di quanto segnalato dalla lavoratrice a tutela della stessa e del contesto lavorativo».
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