OSPEDALE
Pronto soccorso sotto controllo
Nuovo sistema di videosorveglianza in reparto dopo le aggressioni al personale

Un sistema di videosorveglianza che adesso consente di registrare tutto: è quello in funzione al pronto soccorso di Saronno, dove in passato e soprattutto di notte sono accaduti diversi episodi piuttosto movimentati, tali da fare preoccupare il personale medico ed infermieristico, facendo tra l’altro scendere in campo i sindacati nel richiedere contromisure.
Le telecamere già c’erano, ma in passato servivano soltanto a monitorare la situazione in tempo reale mentre adesso consentono di mantenere le immagini immagazzinate per qualche tempo così che, in caso di bisogno, le forze dell’ordine le possano visionare. Insomma, chi va sopra le righe in pronto soccorso adesso sarà identificato e rischierà strascichi, inchiodato dalle immagini.
Una iniziativa con finalità preventive e dissuasive. Eugenio Porfido, direttore generale dell’Azienda ospedaliera, sottolinea che, comunque, è indispensabile anche un cambio di mentalità nelle persone, per stemperare quei momenti di tensione che in un pronto soccorso possono sempre capitare. «La sorveglianza c’è - rimarca - ma non risolve tutti i problemi, perché molto dipende anche da pazienti, accompagnatori e familiari. Noi stiamo facendo la nostra parte, anche formando il personale a gestire al meglio certe situazioni. In un pronto soccorso non sempre le attività sono programmabili e di questo tutti si devono rendere conto».
Il tutto andando di pari passo anche con la sistemazione degli ambienti del pronto soccorso ospedaliero di piazza Borella e al miglioramento delle sue dotazioni. Un intervento importante che è in itinere, in questo contesto, è la riqualificazione parziale dell’area di triage: «Consentirà - ricorda Porfido - una migliore gestione dei flussi d’ingresso degli utenti».
C’è poi il problema della carenza di personale. L’Azienda ospedaliera è pronta a lanciare una selezione per trovare un nuovo primario e a settembre si inizierà questo percorso; obiettivo trovare un medico non solo preparato ma anche autorevole, per rilanciare un reparto nevralgico per l’intera comunità.
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