LA RICHIESTA
«Servono più giudici di pace a Gallarate»
Dopo l’annuncio dell’arrivo di personale amministrativo, il distretto di Busto può contare solo su tre figure per il ruolo civile e penale

Caso giudice di pace gallaratese senza personale: «Benissimo l’arrivo delle figure amministrative, ma occorre tenere puntati i fari anche sulla mancanza di giudici», sottolinea l’avvocato Luca Sorrentino, consigliere comunale di Gallarate in quota Fratelli d’Italia.
NUOVA INTERROGAZIONE
La situazione degli uffici del giudice di Busto Arsizio dislocati nell’ex pretura di Gallarate, drammatica per carenza di personale con due giudici e mezzo per le materie civili e uno per il penale e udienze fissate al 2031, è stata sottoposta al Consiglio superiore della Magistratura. E ieri, martedì 29 luglio, Andrea Pellicini, parlamentare del partito di Giorgia Meloni e a propria volta avvocato, ha presentato una nuova interrogazione parlamentare nella quale chiede al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, quali iniziative immediate e concrete intenda adottare per porre rimedio alla drammatica situazione e ai tempi d’attesa attualmente insostenibili.
I RINFORZI SONO UN PASSO IN AVANTI
È notizia dell’altro giorno che in arrivo negli uffici gallaratesi della giustizia ci sarebbero cinque figure amministrative. «Un importante passo in avanti anche grazie all’impegno del foro e dell’ordine degli avvocati che ha acceso i riflettori sul problema», sottolinea Sorrentino, che rimarca tuttavia quanto sia indispensabile portare a casa anche nuovi giudici onorari. «Non va dimenticato che il distretto di Busto Arsizio rappresenta un cuore pulsante della piccola e media impresa e un territorio che comprende circa 380mila abitanti. Non è accettabile che, anche a fronte dell’ampliamento delle competenze attribuite al giudice di pace dalla riforma Cartabia, vi siano oggi soltanto tre giudici in servizio, di cui una impegnata sia nel penale, sia nelle sanzioni al Codice della strada, particolarmente numerose poiché i ricorsi vengono spesso presentati anche da cittadini privati», spiega l’avvocato gallaratese, che non nasconde i problemi strutturali - che non aiutano il lavoro - lamentati di recente dal personale in servizio, ma precisa: «Il problema principale non riguarda tanto la dislocazione degli uffici a Gallarate piuttosto che a Busto Arsizio, né esclusivamente le carenze strutturali, pur presenti, negli uffici di viale Milano. L’obiettivo più urgente e concreto è l’invio, in tempi brevissimi, di nuovo personale amministrativo e soprattutto di nuovi giudici per il ruolo civile e penale».
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