MILANO
Signorini sospende impegni con Mediaset, 'campagna calunniosa e diffamatoria'
(ANSA) - MILANO, 29 DIC - "Per fronteggiare queste gravissime
condotte illecite, a tutti evidenti, e soprattutto il capillare
riverbero che trovano su alcuni disinvolti media, il dott.
Alfonso Signorini, professionista che ha costruito con scrupolo,
serietà ed abnegazione una intera carriera di giornalista,
autore, regista e conduttore televisivo, si vede costretto a
sospendere in via cautelativa ogni suo impegno editoriale in
corso con Mediaset": è quanto scrivono gli avvocati Daniela
Missaglia e Domenico Aiello, i nuovi legali di Signorini in sede
civile e penale, che parlano di "campagna calunniosa e
diffamatoria" volta a "distruggere" la sua onorabilità.
Secondo gli avvocati Missaglia e Aiello, "è noto il
principale responsabile di questa surreale e virulenta
aggressione, soggetto che - nonostante le precedenti condanne
penali - oggi vorrebbe assumere le vesti di giudice e pubblico
ministero, imponendo proprie regole per un tornaconto personale
e non certo per l'interesse di Giustizia. Il tutto al costo di
danni irreparabili ed enormi per le vittime designate". "La
ricostruzione proposta a danno del Dott. Alfonso Signorini -
proseguono - è destituita di ogni prova o verità; agiremo in
ogni sede affinché non solo sia interrotta la condotta,
dolosamente malevola, ma siano resi noti alla Giustizia tutti i
concorrenti e beneficiari di questo crimine, anche verso coloro
che ne favoriscono la prosecuzione nell'intento, mai taciuto, di
continuare a ricavare in varie forme, utilità, pubblicità o
ricavi da tali attività illecite".
"Agiremo, altresì e senza indugio, contro sponsor, motori di
ricerca, siti e canali web che amplificano gli effetti della
condotta criminosa. Coloro che ancora oggi offrono vetrina e
affari di tal fatta antepongono interessi economici al rispetto
di diritti costituzionali e della sacralità della vita privata
altrui, anzi non ne riconoscono alcun valore. Anche costoro -
concludono i due avvocati - sono i veri co-autori del crimine e
dunque responsabili del danno ingiusto che in questo momento il
dott. Alfonso Signorini sta subendo". (ANSA).
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