LA POLEMICA
Somma, “sfrattato” Locurcio
Scambiato con un altro l’ufficio del presidente del consiglio comunale: maggioranza sempre più divisa
Nuovo atto nella querelle interna alla maggioranza. “Sfratto” ai danni del presidente del consiglio comunale, Gerardo Locurcio, che si ritrova con un nuovo e ridimensionato ufficio e senza le chiavi per poter accedere.
«Un gesto di uno squallore indefinibile» afferma l’esponente di Somma al Centro. Che chiede a tutti i gruppi consiliari, «Ma in modo particolare ai partiti che hanno rinnovato la fiducia al sindaco Stefano Bellaria e alla giunta perché riflettano. Sperando che si esprimeranno sull’accaduto, nei modi che ognuno di essi deciderà, e nelle sedi opportune».
LO SFRATTO
I fatti risalgono a venerdì 27 febbraio quando il referente di Somma al Centro si reca a palazzo Viani Visconti per sistemare dei documenti e si ritrova davanti a una novità: al posto del suo ufficio c’è quello della responsabile della Segreteria del Comune, e viceversa. «Un gesto di uno squallore indefinibile che - sottolinea il diretto interessato - dimostra l’incapacità del sindaco Stefano Bellaria di affrontare i veri problemi della sua amministrazione, oltre che della maggioranza e di dare senso solo ai mezzucci che lo squalificano sempre più». Per Locurcio infatti è «assolutamente vergognoso» che chiunque possa mettere mano nei documenti di un qualsiasi ufficio («anche se autorizzati dal sindaco»), ma senza l’ok di chi in quell’ufficio svolge il suo lavoro, per «ammucchiarli e spostarli» come se fossero «cartacce da riciclare e non documenti ufficiali dell’Amministrazione. Tra di essi vi erano anche documenti riservati. Appena possibile verificherò di persona se qualcuno è stato smarrito o trafugato».
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