IL CASO
Sottopassaggi da motoscafo
A ogni diluvio città spaccata in due. Ma porre rimedio costerebbe troppo
Sottopassaggi ancora allagati a Saronno, e il Comune passa alla controffensiva per aumentare la sicurezza e cercare di ridurre i problemi sul traffico. Ma non è possibile risolvere il problema una volta per tutte? Il rapporto costi-benefici induce a pensarci bene: un intervento sarebbe infatti tecnicamente possibile, ma con costi elevatissimi.
L’inteso temporale del tardo pomeriggio di venerdì 3 luglio, con continuazione la sera e durante la notte, ha riportato la vicenda nell’attualità.
Il centro saronnese quando piove forte (accade da decenni) resta isolato perché i sottopassaggi di via Milano e via I Maggio si allagano e dunque due delle principali direttrici di marcia da e per la periferia devono essere bruscamente interrotte. Così è avvenuto anche l’altra sera. I semafori posizionati per avvisare gli automobilisti hanno comunque funzionato a dovere, nessuno è finito con l’auto nell’acqua alta, ma tutti hanno dovuto trovare percorsi alternativi.
Segnaletica specifica
Spiega l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Dario Lonardoni: «Abbiamo in programma di realizzare, ciò avverrà a breve, della segnaletica specifica con incorporati dei semafori, da porre sulle rotonde di via Milano-via Varese e sulle rotatorie di via Varese vicino a Poste e Santuario, per avvisare preventivamente ed in tempo reale gli automobilisti in arrivo che i sottopassi non sono praticabili, in modo che evitino di immettersi in via I Maggio e via Milano. Quando nei tunnel il galleggiante rileva acqua, oltre a fare scattare il rosso sui semafori fuori dai sottopassi, darà anche questa indicazione al cartelli posti sulle rotonde vicine».
Gli interventi previsti non si concludono qui: «Il problema è anche legato ai tempi di intervento, quando il galleggiante rileverà acqua nel sottopasso invierà automaticamente un messaggio al comando della polizia locale, agli operai comunali in reperibilità e alla nettezza urbana per la pulizia stradale, così che tutti possano intervenire tempestivamente chiudendo velocemente gli accessi e favorire il deflusso dell’acqua. In questo modo i tempi di inagibilità dei sottopassi dovrebbero ridursi».
Costi enormi
Per risolvere definitivamente il problema degli allagamenti nel sottopassaggio di via Milano va adeguata la rete fognaria. Ma i costi sono grandi, come conferma l’assessore: «Si parla di un milione di euro, a carico dell’ente che si occupa della gestione delle acque». Per via I Maggio la situazione, sotto il profilo tecnico, si complica ulteriormente e pure i costi, che sarebbero a carico del Comune. In questo caso, sarebbe necessario intercettare le acque piovane che dalla zona del Santuario scendono, anzi si riversano in direzione del sottopassaggio, cercando di bloccarne almeno una parte canalizzandole altrove. Considerato che i sottopassaggi si allagano solo in caso di precipitazioni particolarmente intense, l’interrogativo è dunque sempre lo stesso: ne varrebbe davvero la pena?
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