TRAGEDIA IN FUNIVIA
«Volontaria la manomissione dei freni»
Il comandante provinciale dei carabinieri: «Malfunzionamenti già nei giorni scorsi e la manutenzione non era servita per risolverli»
Decine di viaggi col freno manomesso. Fino alla tragedia consumatasi domenica 23 maggio. Una tragedia annunciata.
Il motivo?
«Nei giorni precedenti c’erano malfunzionamenti - spiega Alberto Cicognani, comandante provinciale dei carabinieri di Verbania -. È stata chiamata la manutenzione, che non ha risolto le anomalie del funzionamento. Per evitare interruzioni del servizio, però, s’è scelto di lasciare la forchetta inserita nel freno».
Come una bomba a orologeria
«Era da più giorni che l’impianto funzionava in quel modo e aveva fatto diversi viaggi» conferma Olimpia Bossi, la procuratrice della Repubblica di Verbania, titolare delle indagini con il pm Laura Carrera.
Alla ripresa del servizio, lo scorso aprile, l’impianto presentava «anomalie».
Problemi presenti «anche prima, quando la funivia veniva attivata solo per manutenzione o servizi che non comportavano il trasporto dei passeggeri». Poi, quando le misure anti Covid sono state allentate e si è tornati alle attività normali, «questi incidenti - aggiunge Bossi - si sono verificati con cadenza se non quotidiana comunque molto frequente. Erano stati richiesti ed effettuati interventi tecnici per rimediare ai disservizi, ma non erano stati risolutivi - sottolinea -. Così si è pensato di rimediare».
L’altra cabina senza forchettone
«Domenica l’altra cabina non aveva il forchettone ma verificheremo se l’apposizione era stata fatta anche su quella», spiega la procuratrice.
«Bisogna anche capire - conclude - se la presenza di un solo forchettone o di due avrebbe avuto effetto analogo».
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