IL PROGETTO
Un ponte tra le isole Borromee
Il collegamento contribuirebbe a rilanciare il turismo

Un albergatore, Antonio Zacchera, rilancia la passerella galleggiante tra le isole Bella e dei Pescatori, sulla scia di quanto realizzato nel 2016 da Christo sul lago d’Iseo.
Appreso che al Piano nazionale di resistenza e resilienza possono concorrere anche privati, Zacchera commissiona uno studio di fattibilità a tre professionisti di sua fiducia che lo redigono in tre giorni, in tempo per l’inserimento nell’elenco delle opere presentato al Governo dalla Regione Piemonte.
Il presidente Alberto Cirio - assicura l’imprenditore - «cui ho presentato il progetto in anteprima, s’è detto affascinato». A firmarlo sono l’architetto Emanuele Bortolotti, gli ingegneri Alberto Padulazzi e Paolo Fortina. «Solo domenica scorsa - aggiunge Zacchera - abbiamo saputo che anche i privati potevano partecipare e ci siamo attivati». L’idea, garantisce, «è piaciuta ai colleghi di Stresa e alla famiglia Borromeo che, però, si riserva di aderire in una fase successiva qualora il progetto diventasse operativo».
«Investendo 800-850 mila euro - quantifica l’albergatore di Baveno - avremmo una ricaduta di 26 milioni nell’arco di sei anni. Abbiamo ipotizzato 400mila visitatori nello stesso periodo, un terzo di quelli accorsi sul Lago d’Iseo in poche settimane». Come sarà la passerella lo spiegano i progettisti: «Due ipotetici percorsi - dice Bortolotti - che colleghino le isole e valorizzino lo scoglio della Malghera, punto mediano del percorso». Scoglio che potrebbe essere aggirato oppure collegato alla passerella e diventare parte integrante della passeggiata. Padulazzi s’è occupato delle soluzioni tecniche da adottare per consentire al manufatto di adattarsi ai mutamenti di livello del lago: «Tre diverse tipologie di pontili galleggianti, o passerelle, sospese. Il progetto è realizzabile ma è di primaria importanza valutare attentamente ogni aspetto». Fortina ha curato l’inserimento paesaggistico, «fondamentale per la realizzazione del ponte».
«Questo - commenta Zacchera - è un progetto di marketing territoriale, fondamentale per la ripresa del nostro comparto turistico, non solo in chiave post pandemia. Negli ultimi 30 anni abbiamo vissuto di rendita sulle bellezze naturali e su quello che ci ha lasciato chi ci ha preceduto. Non c’è stata nessuna idea nuova».
Il Covid-19, quantifica, «ci è costato 25 milioni di euro in meno di pernottamenti, i primi tre mesi del 2021 hanno fatto registrare una perdita del 90%. Anche prima della pandemia, dal 2015 al 2019, i numeri degli afflussi turistici, pur imponenti, registravano una certa staticità. Questo progetto ci consentirebbe di recuperare il tempo perduto».
Entusiasta Marco Sacco, chef stellato e presidente di Gente di Lago e di Fiume: «Ho iniziato a vivere l’isola Pescatori con «Gente di Lago», quando assieme ai ristoratori dell’isola abbiamo portato 1.500 persone, che non avevano mai visitato il lago, a un evento enogastronomico. Immagino il doppio di presenze a una prossima edizione di questa manifestazione con il ponte».
© Riproduzione Riservata