2 O 4 MAGGIO?
Tana libera tutti
Molti lombardi non hanno atteso lunedì per uscire di casa

Impossibile dimenticare i pomeriggi passati a giocare a nascondino nella nostra infanzia, e che bello quando, da ultimi del gruppo, si riusciva ad esclamare «Tana libera tutti».
Qualcuno questa mattina, sabato 2 maggio, deve averlo detto a voce un po’ troppo alta con 48 ore di anticipo, e così molti cittadini lombardi, chiusi in casa da quasi due mesi, hanno pensato di uscire dalle abitazioni in cui erano nascosti per sfuggire al coronavirus.
A Milano, ma anche a Legnano, a Busto (dove c’è stato anche un sit-in di protesta di ristoratori e baristi) e a Saronno - meno, pare, a Varese - c’era in giro un discreto numero di persone. Non quelle abituali fino a due mesi fa, ma certamente non le poche delle ultime settimane.
Del resto, era chiaro che questi tre giorni avrebbero rappresentato la tentazione più dura a cui resistere: se da lunedì si potrà uscire per andare a lavorare ma anche per passeggiare, perchè non farlo già nel week-end? Ieri il tempo non era granchè, oggi splende il Sole. E così tanti saluti agli appelli-ordini di Conte, Fontana e sindaci al seguito: in tanti si sono trovati un pretesto per fare una capatina fuori di casa con qualche ora d’anticipo. Non resta che sperare di non pagare dazio tra una decina di giorni.
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