IL DIBATTITO
Varese, Politeama: a Dario Fo o a Bruno Arena?
Nella convenzione risulta che l’ex cinema sarà dedicato all’imprenditore benefattore Armando Caravatti

A Dario Fo, ma anche alla moglie Franca Rame o a Bruno Arena. Sono diversi i personaggi di cui il nuovo teatro di Varese potrebbe portare il nome, ma la discussione probabilmente non si aprirà mai, perché un varesino a cui tanto si deve, prima di tutto il nuovo centro polifunzionale che sorgerà in piazza XX Settembre, c’è già.
LA CONVENZIONE
Nella convenzione firmata tra comune e Fondazione Molina, per la cessione del diritto di superficie dell’area che consentirà l’investimento pubblico di riqualificazione, si fa già riferimento al nome del nuovo teatro cittadino. Si legge infatti: «Il nuovo teatro sarà intitolato al signor Armando Caravatti e l’intitolazione dovrà essere resa nota all’utenza con una targa da affiggersi all’interno del foyer in area visibile al pubblico, in conformità a quanto previsto nelle disposizioni testamentarie».
L’EREDITÀ
Quelle di Armando Caravatti appunto, che nel lasciare i suoi beni in eredità alla Fondazione Molina ha esplicitamente richiesto, in riferimento allo stabile del Politeama, «che la parte cinema potrà tenersi locata con reddito alla casa di riposo. Se venduta, dovrà conservarsi locale per spettacoli vincolato a intestazione, ossia denominazione “Politeama Caravatti”». In realtà l’immobile non è stato venduto al comune, che verserà 55mila euro di canone annuo di utilizzo, destinati alla casa si riposo.
E non sarà nemmeno cambiata la destinazione d’uso: non ci sarà necessità di mantenere un locale adibito a spettacolo, perché tutto l’immobile diventerà un teatro. E nemmeno la convenzione firmata da Fondazione Molina e comune è un atto definitivo: si tratta di un preliminare steso in attesa dell’approvazione del progetto esecutivo di riqualificazione. Volendo, quindi, il dibattito potrebbe essere ancora aperto sulla possibilità di dare al teatro il nome di un altro personaggio, sempre legato a Varese.
LE IPOTESI
Si è parlato di Dario Fo, che ha ricevuto un premio Nobel ma mai un riconoscimento nella sua terra. «Insieme a Franca Rame - aggiunge la presidente della commissione cultura, Manuela Lozza (Pd) -. Nel pieno rispetto delle disposizioni testamentarie del signor Caravatti, mi piacerebbe che il teatro fosse associato anche a questi due grandi interpreti della cultura».
Anche l’opposizione l’appoggerebbe: «Tralasciando la questione sull’opportunità di inserire il teatro in piazza XX Settembre - dice Barbara Bison (Lega) - è doveroso rispettare le disposizioni testamentarie di un grande benefattore». Il consigliere Simone Longhini (Polo delle Libertà) avanza invece un’altra proposta, di compromesso: «Lasciare una sala in memoria di Caravatti, ma dare il nome di Bruno Arena al teatro. Era un attore, radicato sul territorio e il suo nome è conosciuto dal grande pubblico».
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