L’INCHIESTA
Concorso sospetto: carabinieri in Comune
Prelevati documenti relativi a candidature del 2006/2008 per un posto nella Polizia locale

Come mai tante auto dei carabinieri parcheggiate nel cortile sul quale si affaccia la sede della Polizia locale?
La domanda di chi, ieri mattina, lunedì 19 aprile, era seduto sulle panchine di piazza Mazzini oppure intento a far giocare i nipotini nel vicino parco, è parsa lecita e inevitabile.
Interrogativo girato al sindaco Giuseppe Bascialla, che a quanto si è saputo era presente nelle stanze del comando e che è titolare della delega alla Polizia locale.
«Gli uomini dell’Arma, su mandato della magistratura di Varese, hanno acquisito documenti. Si tratta di una vicenda che risale a circa tredici anni fa. Di più non posso dire. Se si dovessero accertare irregolarità, il Comune è pronto a costituirsi parte civile».
Alla domanda se ne aggiungono altre e si prospettano scenari che fanno pensare a possibili clamorosi sviluppi. Il riserbo è massimo, le bocche rigorosamente cucite anche perché, stando a quanto si è potuto sapere, gli accertamenti dei carabinieri sono stati ordinati dalla Procura della Repubblica di Varese.
Pare sia stata acquisita una documentazione voluminosa se è vero che gli uomini dell’Arma sono entrati negli uffici di piazza Mazzini prima delle 8 di ieri mattina e sono usciti quando l’orologio era prossimo a mezzogiorno. Insomma, una faccenda, per dirla con il sindaco, che sembra «spessa».
Sempre secondo indiscrezioni la magistratura avrebbe messo la lente d’ingrandimento su un concorso, risalente tra il 2006 e il 2008, per l’assunzione di personale da inserire nell’organico della Polizia locale.
Già da tempo girava in in città la voce secondo la quale su quel concorso sarebbero emerse alcune problematiche relative a uno dei partecipanti, poi effettivamente entrato nel Corpo. Sembra - e questo sarebbe il motivo per il quale la magistratura ha disposto l’acquisizione dei documenti effettuata ieri mattina dai carabinieri della Tenenza cittadina - che il vigile, non più nell’organico, avrebbe allegato alla domanda per partecipare al concorso incartamenti che presenterebbero irregolarità e dunque meritevoli di una attenta valutazione. Insomma, una faccenda, come sottolinea Bascialla, ancora tutta a da decifrare.
Infatti, sempre secondo indiscrezioni anch’esse da verificare, la visita degli uomini dell’Arma non si sarebbe limitata alla sede della Polizia locale. Polizia locale che rientra anch’essa fra coloro che sono vittime di una situazione imbarazzante.
«Proprio per questa ragione confidiamo nel lavoro della magistratura - dice il sindaco - ma ripeto: difendere l’onorabilità del Comune è un principio irrinunciabile e se dovesse emergere che qualcuno ha violato le regole, per quanto ci riguarda non faremo sconti».
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