CARABINIERI
Rapina? No, simulazione di reato
Si schiantano con l’auto e s’inventano una misteriosa aggressione per non rivelare la verità: denunciati
Un’alba movimentata e misteriosa. Il giallo è stato risolto grazie al fiuto dei carabinieri della Tenenza di Tradate che hanno lavorato fino al primo pomeriggio di ieri, sabato 8.
I militari, al termine di approfonditi accertamenti, hanno denunciato due ragazzi per simulazione di reato e il conducente di un’auto sportiva rischia pure una denuncia per guida in stato d’ebbrezza.
La vicenda ha avuto inizio alle 5.30, quando è partita una chiamata di aiuto verso il 118. Sul posto, la zona della Fornace dove ha sede il McDonald’s, anche i carabinieri della Tenenza che raccolgono le testimonianze di due ragazzi, uno dei quali, un 21enne, ha un trauma facciale e cranico e viene trasferito in codice giallo all’ospedale di Circolo di Varese.
I militari ascoltano il racconto dei due che dichiarano di essere stati vittime di una rapina con tanto di ferita causata da un corpo contundente, una spranga.
Una versione che però appare subito lacunosa con il risultato di insospettire i carabinieri che decidono di vederci chiaro e si mettono alla ricerca dell’auto sulla quale viaggiavano i due ragazzi. L’intuito dei carabinieri si è rivelato esatto perché, alla fine, i giovani hanno ammesso di essersi inventati tutto. Una visione chiara dei fatti è arrivata dopo un certosino lavoro dei carabinieri che hanno rinvenuto la macchina, un’auto sportiva, lungo la Provinciale per Gallarate e nei pressi della rotonda per Gorla Maggiore. Il mezzo, praticamente distrutto, era fermo nel boschetto a lato della strada. I due ragazzi viaggiavano a una velocità folle se è vero che neppure il varco che attraversa la Provinciale è riuscito a fissare l’immagine del mezzo che vi transitava sotto e nella semi-curva che precede la rotonda hanno perso il controllo e sono finiti fra gli alberi.
Spaventati hanno deciso di tornare verso Tradate e giunti nel pressi della Fornace hanno chiamato i soccorsi inventandosi la rapina. Cosa li abbia spinti a fornire questa versione dei fatti è al momento incomprensibile e i carabinieri vagliano diverse ipotesi, compresa quella di ottenere in qualche modo un risarcimento da parte dell’assicurazione. L’unica cosa certa è quella della denuncia per simulazione di reato.
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