IL DELITTO
Ucciso in Albania, choc nel Varesotto
Sgomento per l'omicidio dell'imprenditore Edoardo Sarchi

Ucciso da colpi di pistola. È morto così, nella notte fra venerdì e ieri, Edoardo Sarchi, 44 anni, originario di Cunardo ma da anni trapiantato in Albania. In quel Paese al di là dell’Adriatico, Sarchi si era fatto una famiglia, sposandosi e avendo due figli. Cresciuto in una famiglia di costruttori con la passione per la politica, in Albania faceva l’imprenditore: era l’amministratore di una società italo-albanese, Tegola Edilcentro, con sede a Tirana.
Il suo corpo è stato trovato sul ciglio di una strada rurale, non lontano dal villaggio di Salari, a oltre 200 chilometri a sud della capitale albanese, dove pare che si recasse spesso in quanto appassionato di caccia.
Dal momento della comunicazione del ritrovamento del cadavere di Sarchi, l’ambasciata d’Italia a Tirana e il consolato generale d’Italia a Valona sono rimasti in stretto contatto con la Farnesina e con i familiari della vittima, seguendo il caso con la massima attenzione per accertare i contorni della vicenda, per nulla chiari sebbene in Albania sia subito iniziato uno scambio di accuse ai massimi livelli politici.
NIPOTE DI AUGUSTO NIDOLI
Il perché è presto detto: Edaordo Sarchi era il nipote di Augusto Nidoli, figura notissima nel Varesotto, a sua volta imprenditore nel ramo delle cavazioni e fondatore proprio della società Edilcentro: la famigli Nidoli, infatti, già da molti anni aveva deciso e avviato degli investimenti in territorio albanese e aveva avuto un successo che ha portato Antonio Nidoli, figlio di Augusto e cugino del morto, a essere oggi il presidente della Camera di Commercio italiana in Albania.
PAPA’ VITTORIO
La Tegola Edilcentro, società che produce mattoni con sede a Tirana di cui Sarchi era amministratore delegato, rientra nella galassia della società fondata dalla zio. Ma Augusto e Antonio Nidoli non sono gli unici familiari della vittima noti nel Varesotto: anche Vittorio Sarchi, il padre dell’uomo ucciso, era un personaggio pubblico: il suo era un volto conosciuto in ambito politico, visto che aveva ricoperto anche l’incarico di assessore del Comune di Cunardo ed era una figura storica della destra luinese, stretto collaboratore e amico del senatore Piero Pellicini, il padre dell’attuale onorevole di Fratelli d’Italia Andrea, ieri choccato all’arrivo della notizia. Vittorio Sarchi era mancato nel dicembre 2022, lasciando, oltre a Edoardo, un’altra figlia, Margherita, e la seconda moglie dopo che la prima, la mamma di Edoardo, era mancata quando l’uomo ucciso ieri era ancora poco più che un bambino.
«GLI DAVO LEZIONI DI MATEMATICA»
Cresciuto a Grantola, col padre molto conosciuto a Luino ma con un periodo della vita trascorso a Cunardo: Edoardo Sarchi, il quarantaquattrenne ucciso in Albania è infatti ricordato abbastanza bene nei ricordi di gioventù del cunardese Paolo Sartorio, presidente della Comunità montana del Piambello e con un lungo curriculum nella politica locale e del suo paese: «Io ho quindici anni in più di lui», racconta, «e quando era piccolo, lo seguivo per le ripetizioni di matematica. Mi spiace tantissimo perché Edoardo era un ragazzo di grande sensibilità e simpatia: vispo, empatico, dolce, non mi capacito della tragedia accaduta».
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