TAGLIO DEL NASTRO
Un centro contro il tumore al seno
Inaugurato a Sesto Calende un importante punto di riferimento per le donne
In questi tre giorni le donne che si sono affidate al progetto di prevenzione del tumore alla mammella sono state più di 90 e diverse sono state accolte anche senza prenotazione a riprova del successo e della necessità del progetto che è stato inaugurato oggi, sabato 23 settembre, a Sesto Calende; un’unità mobile di 45 metri quadrati in piazza De Cristoforis attrezzata per attività ecografica e di diagnostica per immagine che, attiva venerdì, sabato o domenica, sta permettendo alle donne che non sono comprese dallo screening mammografico di ATS di fare prevenzione. Al taglio del nastro di “Senologia al Centro” che si è tenuto questa mattina nella piazza centrale davanti al modulo sanitario in molti erano presenti per rimarcare l’importanza di avere accesso a diagnosi veloci; dal vicesindaco della città Edoardo Favaron all’assessore Jole Capriglia Sesia, dal consigliere regionale Emanuele Monti all’eurodeputato Isabella Tovaglieri. Anche il prefetto di Varese Salvatore Pasquariello ha sottolineato quanto l’iniziativa, nata dalla collaborazione del Gruppo Gnodi con LILT - Associazione Provinciale di Varese e il supporto di Mobile System S.r.l. «Prevenzione è la parola d’ordine di tutte le attività che svolgiamo», ha affermato il prefetto di Varese. «E lo deve essere anche per quanto riguarda la salute. Grazie a questo progetto si possono salvare delle vite». E in molti hanno anche ringraziato i volontari, medici e operatori, che hanno aderito al programma che prima di far tappa a Sesto Calende è passato per Luino, per Saronno e Gallarate e che proseguirà a Busto Arsizio e per terminare a Varese prima della fine del 2023.
Da quando è cominciato, all’inizio di quest’anno, Senologia al Centro ha permesso a 500 donne di accedere alle analisi e di scoprire così il proprio stato di salute. «È una iniziativa meritoria», ha detto Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, e presente all’evento. «Un’integrazione importante tra pubblico e privato che sosterremo».
Negli ultimi tre anni con l’emergenza pandemica le indagini mediche hanno subito in drastico calo e questo progetto itinerante, che gli organizzatori sperano di incrementare, potrà essere un aiuto per incentivare la cultura dei controlli preventivi.
© Riproduzione Riservata