LA NOVITÁ
Il farmacista che cura il Varese
Claudio Benecchi, 51 anni, vive a Comerio, lavora nel Comasco e ha diverse attività: è l’a.d. della società biancorossa
Claudio Benecchi, 51 anni, di Comerio ma con base lavorativa nel Comasco. Eccolo il nuovo amministratore delegato del Varese, l’uomo che ieri, lunedì 4 giugno, ha acquisito le quote del club e che, se tutto filerà liscio, le traghetterà fino alla sponda della società che ha costituito appositamente assieme ad altri imprenditori (italiani e stranieri) per prendere possesso di piazzale De Gasperi.
«Quando frequentavo le scuole medie andavo con i miei compaesani allo stadio a vedere il Varese. Bei ricordi, la passione c’è sempre stata» racconta.
Erano gli Anni Settanta. Poi Benecchi è andato avanti a studiare, è diventato farmacista e ha colto un’occasione.
«Si è presentata l’opportunità di prendere la farmacia di Carlazzo, un paese in provincia di Como, e mi sono lanciato».
Detto, fatto: il nuovo a.d. biancorosso ha iniziato a pochi chilometri dalla Svizzera un’attività lavorativa che poi è stata affiancata da altre.
«Sì, opero in ambiti molteplici - spiega -. Sono socio al 33% di una palestra, la 4fit; ho un bar; lavoro anche nel settore delle automobili, ho una concessionaria multimarca».
Tutto nella zona di Carlazzo, questo paese con meno di 4.000 abitanti che è diventato la seconda casa di Benecchi.
«Ma abito sempre a Comerio - precisa -. Diciamo che sono spesso in macchina».
Perché prendere il Varese?
«Mi piace il calcio, mi piace lo sport, mi piace poter dare un contributo al territorio - le sue parole -. Si è creata questa possibilità e ho deciso di buttarmi, ad un certo punto non potevo esimermi. Ha influito, naturalmente, il rapporto esistente con Fabrizio (Berni, n.d.r.): ci conosciamo da anni per motivi lavorativi, nelle ultime settimane abbiamo vissuto insieme questa avventura».
Benecchi pensa che il Varese debba ripartire dai giovani
«Okay la prima squadra, okay tutto, ma il vivaio sarà fondamentale. Dovrà essere il nostro punto forte».
Tematica cara al sindaco Davide Galimberti, col quale l’imprenditore di Comerio ha già avuto modo di dialogare a Palazzo Estense, spera di collaborare, e intanto definisce come «una persona squisita».
Il rischio fallimento, per il Varese, è davvero scongiurato?
Benecchi fa capire che è così, ma conferma allo stesso tempo di attendere il completamento e l’ufficialità del concordato stragiudiziale.
«La società che abbiamo creato per rilevare il Varese, penso sia comprensibile, vuole avere in mano un documento certo che garantisca la riduzione del debito per dire definitivamente sì».
Ma il tono della voce è quello di chi non si aspetta brutte sorprese.
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