IL LUTTO
«Addio Lucia, noi Innamorati a Milano»
Morta la moglie di Memo Remigi: si erano conosciuti da ragazzi e sposati nel 1966

«Ci siamo innamorati a Milano e non abbiamo mai smesso. Le devo tantissimo, compreso il fatto di essere diventato felicemente varesino. Ci siamo conosciuti da ragazzi e sposati nel 1966. Avevamo la stessa età, abbiamo sempre condiviso tutto. Credo sia facile comprendere cosa provo ora: è un dolore indescrivibile».
Così Memo Remigi parla di Lucia Russo (da lui sempre chiamata «la mia Lucia»), morta martedì 12 gennaio, alle 19, nella loro casa di Varese, a 81 anni, dopo una lunga battaglia con la malattia.
«Da uomo razionale - spiega il cantante, in realtà artista completo, molto apprezzato anche per gli interventi a Propaganda Live su La7 - non posso dire che questo addio sia arrivato inatteso, ma non si è mai davvero preparati a tali tragedie e sogno e spero che Lucia torni presto per colmare il vuoto enorme che ha lasciato. In ogni caso, sono sicuro che lei mi pensa come io penso a lei e che un giorno noi due ci ritroveremo per riprendere il cammino insieme».
Storia d’amore partita da lontano la loro.
«Ci siamo conosciuti su un campo di golf: io persi la partita ma soffiai questa favolosa ragazza al mio avversario».
E Memo iniziò ad andare da Como, in treno, sempre più spesso («diciamo pure tutti i giorni») da Lucia, a Milano, fino a quando non scelsero di vivere insieme nella grande città: «La canzone Innamorati a Milano è nata pensando a noi due».
Del 2005 il trasferimento a Varese, vissuto dalla coppia - che ha un figlio, Stefano, da tempo a Monza - con grande entusiasmo. Calatosi perfettamente nella nuova realtà, Memo Remigi è diventato anche la voce dell’inno ufficiale dei nostri Mondiali di ciclismo del 2008.
«Ma, senza Lucia, Varese va non l’avrei mai pensata. Quando abbiamo deciso di lasciare Milano, è stata lei a farmi scoprire le vostre bellezze. Aveva studiato al Collegio Sant’Ambrogio e trascorso tante estati ad Arcisate e questo angolo di mondo gli era rimasto nel cuore. Un altro amore che abbiamo condiviso».
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