MEDICINA IN LUTTO
Varese, addio allo psichiatra Lucio Finavera
Aveva 84 anni. È stato l’ultimo direttore dell’ospedale psichiatrico di via Rossi e poi del reparto di Cittiglio. Il ricordo di Armocida

Un uomo arguto, intelligentissimo, con il quale era un gran piacere stare anche adesso che di primavere ne aveva 83: è morto il dottor Lucio Finavera, psichiatra, ultimo direttore dell’ospedale psichiatrico di via Rossi a Varese e poi direttore del reparto di Cittiglio.
Nonostante fosse in pensione da parecchi anni aveva mantenuto una vita sociale attiva e spesso si incontrava con i colleghi-amici di un tempo, tra cui Giugi Armocida, Mario Tavani e Marco Saroglia. Quest’ultimo, che è stato docente all’università dell’Insubria ed è uno dei massimi esperti italiani di acquacoltura, lo ricorda così: «Era una persona con la quale fare lunghe chiacchierate, grande cultura, sapeva e si interessava di tante cose in particolare era un fine fisico, l’ho sentito incantare intere platee anche se la sua disciplina era un’altra».
Il giovane Lucio Finavera era stato infatti un po’ costretto a lasciare gli studi di fisica e matematica dal padre, che era primario psichiatra a Teramo. Aveva dunque seguito le orme paterne, ma non stancamente. Bravo e capace, aveva brillato.
Lucio Finavera aveva studiato a Parma e si era trasferito a Varese negli anni 1968—1969, ricorda Giugi Armcida, storico della Medicina, luminare della psichiatria e scrittore. «Io l’ho conosciuto alcuni anni dopo il suo arrivo, attorno al 1975, un uomo molto stimato e rispettato, molto serio nella professione medica e capace, una persona molto gradevole con la quale stare» spiega Armocida, che non dice addio solo a un collega ma a un amico che ha frequentato per tutta la vita.
Finavera ha abitato dapprima a Varese poi a Castiglione. Lascia una figlia che lo ha seguito fino all’ultimo, e a Roma, una sorella.
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