LA POLEMICA
Varese, Alfieri contro la tassa sui frontalieri
Il senatore del Pd: «Non è progressiva, chi lavora nell’alta finanza paga come un addetto alle pulizie»
«Una tassa calata dall’alto, senza progressività e scritta senza dialogo coi territori». Il senatore Alessandro Alfieri del Partito democratico si scaglia contro la nuova tassa sui frontalieri che potrebbe arrivare «fino a 200 euro al mese anche per chi non guadagna uno sproposito».
La nuova imposta, giunta improvvisamente riguarderebbe i “vecchi frontalieri”, visto che i nuovi lavoratori assunti in Svizzera, da luglio in poi, stanno seguendo il rinnovato regime fiscale, più pesante rispetto a quello dei colleghi anziani.
E così, i vecchi frontalieri, che pensavano di averla sfangata, ora dovranno fare i conti con questa gabella. Passerò o no?
«Noi - ha detto Alfieri oggi, venerdì 27 ottobre - cercheremo di cambiare l’iter con vari emendamenti che introducano perlomeno un confronto coi sindacati e gli enti di confine e una gradualità, perché non è giusto che chi lavori nell’alta finanza, paghi come un addetto alle pulizie. Se non ci riusciremo, ci opporremo con forza. Mi stupisce soprattutto il comportamento della Lega, che si dice vicina al territorio, ma poi avalla una nuova tassa come questa».
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