FUMATA BIANCA
Bonoldi presidente del Molina
Il sindaco sceglie il primario di Medicina dell’ospedale di Busto. Sicura anche la nomina di Fasolo nel Cda. Ancora tre le poltrone da assegnare
Ventisette audizioni pubbliche concentrate in due pomeriggi, quarantotto ore di riflessione e poi la “fumata bianca”, che archivia due anni di commissariamento della Fondazione Molina e riconsegna le chiavi della casa di riposo di viale Borri a un consiglio di amministrazione nominato secondo le regole dettate dallo Statuto dell’ente.
Il sindaco Davide Galimberti, a cui compete la designazione del cda, non ha temporeggiato e sabato 29 ha scritto i primi nomi sulla bozza del decreto che sarà pubblicato all’inizio della prossima settimana. Le poltrone da assegnare attorno al tavolo di governo del Molina sono cinque e, secondo fonti di Palazzo Estense, almeno tre devono ancora essere occupate. Galimberti ha tuttavia deciso di accelerare e di partire dall’incarico di maggiore prestigio e responsabilità, indicando subito il presidente e riservandosi un supplemento di meditazione prima di rendere nota l’identità degli altri amministratori.
Alla guida della fondazione, da cui dipendono l’assistenza residenziale a cinquecento anziani e un’ampia gamma si servizi sociosanitari interni ed esterni alla struttura, è stato chiamato Guido Bonoldi, medico varesino che si prepara a concludere una intensa carriera professionale nella sanità lombarda, con incarichi di primo piano negli ospedali di Varese, Cittiglio, Castellanza, Milano e Busto Arsizio, ma anche con esperienze all’estero, all’ospedale Espiritu Santo dell’Universdità Cattolica di Villarica in Paraguay e in un istituto clinico di Offenburg in Germania.
Sessantaquattro anni, specialista in medicina interna, Bonoldi è oggi primario dell’unità operativa di Medicina Interna II a Busto Arsizio e dirige un dipartimento che riunisce dodici reparti in cinque diverse strutture dell’Asst Valle Olona.
Posizioni che sarebbe intenzionato a lasciare entro fine anno, dopo avere raggiunto il traguardo della pensione e prima di dedicarsi alla libera professione. Esponente di primo piano del del movimento ecclesiale di Comunione e liberazione in Lombardia, a Varese ha diretto anche l’unità di Geriatria del Circolo ed era stato protagonista di un’attività sperimentale per lo sviluppo di un servizio di “medicina d’urgenza” a supporto del Pronto soccorso.
«Un professionista di grande esperienza, con idee chiare sul presente e sul futuro della Fondazione» avrebbe confidato il sindaco ai propri collaboratori prima di posizionare la tessera “eccellente” del puzzle del nuovo Molina.
In viale Borri, Guido Bonoldi avrà al proprio fianco Fernando Fasolo, 62 anni, consigliere designato dalla Chiesa varesina all’interno della rosa dei ventisette candidati: un manager altrettanto noto in città, già presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro e amministratore di importanti istituti di solidarietà sociale.
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