IN TRIBUNALE
Varese, cattura rapace che minaccia le sue galline
L’astore è specie protetta: 57enne a processo
Non ne poteva più di quel rapace che insidiava le galline del suo giardino. E così lo ha catturato e chiuso in una gabbia. Ma qualcuno ha avvisato la polizia locale, i cui agenti hanno liberato l’esemplare di astore, e quindi l’uomo è stato denunciato per violazione delle norme per la protezione della fauna selvatica e per abbandono di animali. Reati per i quali un cittadino albanese di 57 anni è sotto processo in Tribunale a Varese.
Il dibattimento sarebbe dovuto iniziare ieri, mercoledì 5 luglio, davanti al giudice Anna Giorgetti, ma tutto è stato rinviato (a gennaio 2024) poiché l’imputato - difeso dall’avvocato Fabio Brusa - non ha mai ritirato la raccomandata che contiene gli atti giudiziari. E non c’è quindi la prova che sia a conoscenza del procedimento penale. Da qui la decisione del rinvio per consentire agli uffici di notificargli i documenti.
LA VICENDA
La vicenda risale al maggio del 2022. Pare che lo straniero da tempo avesse a che fare con quell’uccello, un Accipiter gentilis, specie che rientra tra i predatori delle galline e che, a quanto pare, aveva già “fatto la festa” a un paio di animali che vivevano in quel pollaio, in zona Belforte. A difesa dell’imputato va detto che per liberarsi dell’invasore non lo ha ucciso, ma lo ha “soltanto” catturato e chiuso in una gabbia trappola. Comportamento che è comunque vietato perché l’astore fa parte delle specie di fauna selvatica protette da apposito regolamento Ce. Non solo: secondo l’accusa, l’uomo ha anche violato l’articolo 727 del codice penale per aver «detenuto animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze». Gli uomini della polizia locale che si sono presentati a casa sua, pare dopo un esposto, hanno infatti riscontrato sul rapace evidenti ferite alla nuca e alle ali, conseguenza «della lunga cattività» a cui era stato sottoposto.
Una cattura, insomma, che ha sì salvato la vita alle galline, ma che alla fine ha messo nei guai il loro proprietario, che ora rischia una condanna.
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