IL PROGETTO
Varese, ex Aermacchi cittadella dello sport
Centro all’avanguardia grazie al sodalizio tra Orrigoni e Trombetta

Un Centro Robur “2.0” con piscina olimpionica, palestra per il fitness, un palasport secondo solo all’Itelyum Arena per capienza e un secondo campo da basket per gli allenamenti. Una nuova struttura multisportiva che sorgerà nell’area ex Aermacchi e darà nuova linfa alla polisportiva di via Marzorati, grazie allo storico legame tra le famiglie Orrigoni e Trombetta che unisce la seconda generazione (Paolo e Tommaso, attuale presidente del sodalizio gialloblù) nel nome della storica amicizia fra i padri Luigi e Dante.
DA HANGAR A PISCINA
La piscina olimpionica, la prima del suo genere in città, sarà realizzata nello spazio dove sorgeva l’hangar datato 1952. La struttura da oltre 50 metri, con relative tribune, potrà ospitare competizioni ufficiali nazionali ed internazionali per gli atleti della sezione natatoria. Ma attraverso ponti mobili, si potranno ricavare due vasche da 25 metri per i corsi e per il nuoto libero; in più ci saranno due spazi per i bambini. Nella stessa struttura sarà allestita anche la palestra per l’attività fitness. Ad oggi la sezione nuoto, dalla quale proviene il presidente Tommaso Trombetta, è quella in maggiore sviluppo tra le diverse aree sportive della società.
IL BASKET PER DUE
Nello spazio adiacente alla piscina sorgerà invece l’impianto per il basket. La struttura conterrà un campo principale con tribune che potranno ospitare fino a mille spettatori, ed un secondo campo per gli allenamenti. Ossigeno puro per il progetto giovanile congiunto tra Pallacanestro Varese e Robur et Fides, lanciato nel 2022 sotto l’egida “Varese Basketball”: con 11 squadre giovanili ed oltre 300 iscritti ai corsi Minibasket, i due impianti attuali - il Campus e la palestra di via Marzorati - hanno ormai raggiunto il livello massimo di saturazione per gli allenamenti. Avere altri due campi in città permetterà di aumentare ulteriormente il numero dei praticanti, e l’impianto da mille posti – diventerebbe il secondo in città dopo il palasport di Masnago casa della serie A – potrebbe ospitare partite della categoria superiore a quella attualmente disputata dalla seconda squadra cittadina nell’impianto di via Pirandello.
NUOVA LINFA PER LA ROBUR
Le due nuove strutture sportive che Paolo Orrigoni donerà alla Robur et Fides daranno nuova linfa sotto molti aspetti alla polisportiva varesina. Ne beneficerà soprattutto il basket, costretto dall’evoluzione delle regole federali a ridurre progressivamente l’utilizzo dello storico alveo di via Marzorati (giovanili e prima squadra hanno utilizzato dal 2004 al 2022 il Campus della famiglia Bulgheroni). In almeno due occasioni - l’ultima nel 2018, legata alla cooperativa Anaconda - si era pensato alla creazione di un “PalaRobur” sui terreni adiacenti al Centro Robur, lasciando cadere il tutto dopo la partenza del progetto ex Aermacchi. Ma anche nuoto e fitness avranno ulteriori possibilità di sviluppo nelle nuove strutture.
«Manna dal cielo»: così i vertici della polisportiva varesina avevano accolto la notizia del dono della nuova struttura nella fase progettuale del restyling dell’area che nei primi anni del nuovo millennio era stata sede del Casti Group. Un centro polifunzionale nel quale la Robur et Fides, che nel 2022 ha celebrato i 120 anni di attività, potrà programmare a lungo termine la sua opera basata sullo sport giovanile trasmesso attraverso i valori cattolici da sempre alla base dell’attività della società sorta all’ombra dell’oratorio San Vittore.
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