IL PROCESSO
Ferì il rivale con una bottiglia: «Mi scuso»
A sette giorni dal fattaccio in piazza Repubblica arriva una condanna a due anni con liberazione ed espulsione
Ha patteggiato due anni di reclusione (pena sospesa), poi è stato scarcerato ed espulso, il trentenne cittadino nigeriano arrestato venerdì 24 luglio dopo aver ferito, con il collo di una bottiglia, un marocchino con cui aveva litigato, pare per questioni di droga. Dopo una settimana nel carcere dei Miogni, l’uomo è stato processato per direttissima in Tribunale con l’accusa di lesioni aggravate. E ha chiesto scusa per il gesto che ha fatto finire in ospedale il rivale: «Mi dispiace».
Il pubblico ministero Davide Toscani e l’avvocato difensore Irene Visconti hanno raggiunto l’accordo su una pena finale di 24 mesi. E il giudice Alessandra Mannino ne ha preso atto, leggendo la sentenza. Con la sospensione condizionale della pena, però, il nigeriano è stato scarcerato; contestualmente per lui è stata disposta l’immediata espulsione.
La lite tra i due extracomunitari era scoppiata in tarda mattinata in piazza Repubblica. Il nigeriano aveva preso una bottiglia da un cestino, l’aveva rotta e aveva colpito il marocchino al braccio. Poi era scappato verso piazza Monte Grappa, inseguito dal ferito sanguinante. L’aggressore era stata poi trovato e arrestato dalla Squadra Volante.
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