IL CONCERTO
Varese, il ritorno del pianista Roberto Plano
Al teatro Apollonio il suo concerto solidale
«Un musicista classico deve anche aprire a programmi nuovi che comprendano altri generi, come il musical o le colonne sonore cinematografiche. Così si cattura un pubblico più ampio, perché la musica quando è bella non ha etichette».
CHI È ROBERTO PLANO?
Roberto Plano, nato a Varese nel 1978 e cittadino del mondo, pianista vincitore del Cleveland International Piano Competition, concertista e tra i docenti più richiesti negli Stati Uniti, dove dimora con la famiglia da sei anni, farà ritorno nella nostra città oggi, mercoledì 14 dicembre, quando alle 21, al teatro Apollonio, sarà protagonista, assieme al soprano Susanna Rigacci, del concerto solidale per sostenere i progetti di Apa-Amici per l’Africa e dell’associazione Medici con l’Africa Cuamm Varese (biglietti 25 euro a posto libero, in vendita scrivendo a info@amiciperafrica.it o gruppo.varese@cuamm.org o telefonando al teatro Apollonio al 345 4173524).
IL PROGRAMMA DELLA SERATA
Il programma della serata è quanto mai variegato, con brani tratti dai musical di Lloyd Webber quali Cats, Jesus Christ Superstar e Il Fantasma dell’Opera, passando per West Side Story di Leonard Bernstein, la Rapsodia in blue di George Gershwin e il Tango di Kurt Weill, fino a hit come Les feuilles mortes di Kosma e Prévert, alla splendida Milonga del Angel di Astor Piazzolla e all’atteso medley con le musiche di Ennio Morricone, di cui Susanna Rigacci, per anni collaboratrice del maestro, e specialista indiscussa.
IL SOPRANO DELLO SPETTACOLO
Nata in Svezia e figlia del direttore d’orchestra Bruno Rigacci, vincitrice del Premio Verdi alla Carriera, il soprano Susanna Rigacci è nota al pubblico internazionale anche per aver dato la sua voce a brani indimenticabili di film come Il buono, il brutto, il cattivo, Giù la testa o C’era una volta il West.
«È la prima volta che suono con Susanna, ma è una grande artista e con lei ho trovato il fil rouge che lega questo programma, quello delle musiche del ‘900 non propriamente classiche, ma che fortunatamente stanno per essere considerate tali. A me piace sperimentare, suonare con altri musicisti, e anni fa l’ho fatto per esempio con Paolo Paliaga, bravissimo pianista jazz, con il quale ho inciso il disco di improvvisazione dal titolo Inspiration», spiega Roberto Plano, che con la famiglia, composta dalla moglie pianista e scrittrice Paola Del Negro e dalle tre figlie Elisa, Anna e Sofia, tutte musiciste e polistrumentiste (sul canale The Planos di Youtube si possono vedere le performance della famiglia al completo), sta pensando di ritornare in Europa.
CHE COSA FA ATTUALMENTE IL PIANISTA?
«Attualmente insegno all’Indiana University Jacobs School of Music di Bloomington, ma ho incominciato le lezioni anche al conservatorio di Parma dove ho la cattedra di pianoforte principale e mi hanno proposto lo stesso incarico anche al prestigioso Royal College di Manchester, tra le migliori scuole musicali del mondo. Così abbiamo pensato di tornare, perché qui ci sono gli affetti, ma non sappiamo ancora dove andremo a vivere, possibilmente vicino a un aeroporto».
Con la moglie Paola, anch’essa insegnante alla Rivers School Conservatory di Weston, vicino a Boston (che ha presentato nei giorni scorsi in biblioteca a Varese il suo secondo romanzo Il cortile della felicità, edito da Nem), Roberto, che ha una ventina di cd al suo attivo, ha inciso per la casa Brilliant l’integrale dell’opera per pianoforte a quattro mani di Edvard Grieg con anche le trascrizioni del Peer Gynt, disco disponibile dal marzo 2023 e, il giorno dopo il concerto di Varese, sarà in sala di incisione per registrare il Quintetto op. 57 per pianoforte e archi di Shostakovich. Il tutto tra un aereo e l’altro.
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