STAZIONI
Il Vellone si mangia piazzale Kennedy
Nuovo cedimento dell’asfalto. Stop alle auto, via ai disagi e problemi

Il Vellone si divora piazzale Kennedy e trascina il Progetto Stazioni (partito col freno a mano del lockdown dopo anni di attesa) in un vortice di ritardi sulla tabella di marcia e di errori di calcolo.
Ieri mattina infatti un’altra voragine si è aperta sul piazzale, poco dopo l’incrocio con via Bainsizza, costringendo il comune ad intervenire d’urgenza su una situazione che però arriva da lontano e si trascina da anni. Era il luglio del 2018 quando il marciapiede di fronte al mercato sprofondò letteralmente, creando un buco della profondità di ben quattro metri. Già allora il comune aveva chiaro quale fosse il problema: al di sotto del livello stradale scorre il fiume Vellone «che necessita di interventi di riqualificazione e consolidamento», avevano detto due anni fa da Palazzo Estense. Già allora si era quindi ravvisata la necessità di intervenire con urgenza, e a più riprese si sono stanziate risorse per mettere in sicurezza l’area e tamponare la ferita che piano piano il fiume ha scavato sotto terra. Fino a ieri mattina, quando si è verificato un altro cedimento che ha costretto il Comune a chiudere piazzale Kennedy e deviare la circolazione delle auto provenienti da via Bainsizza e via Cimone su via Monte Santo, con incredibili ripercussione sul traffico cittadino.
Una «situazione emergenziale» è stata definita, ma purtroppo era nota a tutti e quando si trascina da almeno due anni, non la si può più definire tale. I disagi per gli automobilisti e i frequentatori del mercato saranno elevati nelle prossime settimane e almeno finché il problema non sarà risolto in maniera definitiva. La progettazione esecutiva dei lavori di consolidamento del Vellone, che ammontano a 1 milione e 700 mila euro e saranno finanziati con i ribassi del progetto stazioni, sono stati affidati solo la scorsa settimana e i tempi tecnici perché possano partire non sono così rapidi. Nel frattempo il cantiere del Progetto Stazioni, o Varese Futura come è stato ribattezzato l’intervento nell’area, dovrà rivedere la tabella di marcia, così come i varesini il loro percorso per muoversi in città. Le modifiche alla circolazione potrebbero infatti variare ancora nei prossimi giorni.
Una situazione simile si era verificata anche quando il cantiere del Progetto Stazioni si era spostato in viale Milano, davanti alla sede di Confartigianato, per realizzare una nuova pavimentazione, arredi urbani e nuove piantumazioni al posto dei settanta posti auto che servivano Moreno e i negozi della zona. I mezzi, dopo aver sollevato l’asfalto, erano rimasti fermi per settimane generando non poca curiosità e persino la rabbia dei commercianti che si erano visti togliere i parcheggi e calare il fatturato per nulla.
I lavori si erano dovuti interrompere per un errore di calcolo, sempre per problemi sottostanti il livello stradale, costringendo a rivedere le fasi di intervento e ora, al posto della nuova piazzetta, c’è il terminal degli autobus del servizio di trasporto pubblico locale.
© Riproduzione Riservata