TRASPORTO PUBBLICO
Varese, “Marta” sale sul bus
Campagna informativa con pannelli e qr code che mostra come comportarsi in caso di molestie e aggressioni. Da maggio la vigilanza privata a bordo
La campagna di sensibilizzazione è denominata “Marta”, come la ragazza che aveva presentato denuncia per molestie subite sul bus. Dopo Bergamo, salirà anche sui pullman di Varese. Oggi, 25 novembre, in occasione della “Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne”, l’Agenzia per il trasporto pubblico locale del bacino di Varese, Como e Lecco ha annunciato che l’iniziativa è pronta e «si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso la sicurezza delle persone a bordo dei mezzi del trasporto pubblico locale come risposta a un incremento di crimini contro l’incolumità delle persone, siano esse passeggeri o autisti, osservato negli ultimi anni». In che cosa consiste? «Ha il principale scopo di contrastare atti violenti e molestie sui mezzi pubblici fornendo agli utenti dei concreti strumenti che li aiutino a prendere consapevolezza del tema della sicurezza durante il viaggio con i mezzi pubblici e indicazioni utili sul comportamento da tenere se si è vittima o testimone di una molestia o di una situazione di pericolo». «Mira anche - si legge nella nota dell’Agenzia Tpl di Varese, Como e Lecco - a promuovere la coesione sociale in modo da non isolare la persona che sta vivendo quel momento». Oggi dunque sono stati installati sui bus di tutte le aziende incaricate dei servizi Tpl dei cartelli informativi della campagna "Marta" che invitano i passeggeri a scansionare un QR code per visualizzare dei vademecum che li aiutino a capire come agire se subiscono o assistono a una molestia o a un atto violento. «È normale non sapere come comportarsi o reagire. Marta può aiutarti» è la frase slogan.
Il Qr code rimanda al sito web Martatpl.it che fornisce ulteriori informazioni e indicazioni di comportamento.
La presidente dell’Agenzia Tpl di Bergamo, Angela Ceresoli, sottolinea l’importanza dell’accordo con l’Agenzia di Varese, Como e Lecco: «Sin dalla sua idea originaria il progetto Marta ha scelto di guardare ad altri territori ed altri contesti per diffondere un’iniziativa che interpretasse il senso di quanto accaduto a Marta. L’Agenzia di Bergamo ha pensato a questo progetto cercando di sottolineare i valori della responsabilità e della condivisione come primi, fondamentali strumenti per combattere, prima ancora degli episodi, il rischio dell’indifferenza. In questo senso, tutte le iniziative sino ad oggi sviluppate, ovvero gli incontri con le scuole, la campagna promozionale, il concorso Marta, e quelle che verranno avviate nel prossimo futuro (dalla nuova edizione del concorso all’istituzione di un osservatorio per la sicurezza degli operatori Ndr) si iscrivono nel segno di tali valori».
L’attenzione dell’Agenzia Tpl di Varese, Como e Lecco alla sicurezza parte però da un approccio più generale: «Sta già attuando e pianificando diverse azioni per affrontare il fenomeno delle aggressioni» spiega il presidente Giovanni Stefano Galli. «Su un parco mezzi totale di 897 autobus, 481 sono già dotati di sistemi di videosorveglianza (il 53%) e di recente il CdA ha cofinanziato ulteriori 27 sistemi. Inoltre, è stato avviato da tempo un accordo con la Prefettura di Varese e le forze
dell’ordine per la promozione della sicurezza integrata nelle stazioni, alle fermate e nelle aree di sosta, ma anche per contrastare l’esercizio abusivo di taxi. Questo impegno si esternalizzerà anche attraverso un servizio sperimentale di 6 mesi (da dicembre a maggio 2026) in provincia di Varese, con l‘intervento di coppie di agenti della vigilanza privata sulle
linee Tpl».
Nell’ambito dell’accordo siglato con la Prefettura di Varese, l’Agenzia si è inoltre impegnata a informare le imprese, raccogliere segnalazioni sulle tratte più sensibili e fungere da collegamento con la Prefettura stessa. E ancora: con la procedura di gara 2027-2036, è previsto il nuovo affidatario dei servizi Tpl su strada dovrà garantire, tra le condizioni minime di qualità, la presenza di sistemi di videosorveglianza e la segregazione del posto di guida con pannello amovibile sul 100% dei bus.
Entro i prossimi 6 mesi, infine, è prevista la definizione di programmi di formazione per gli autisti e interventi formativi sulla sicurezza a bordo dei mezzi nelle scuole primarie e secondarie.
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