SERRANDA GIU’
Gualco, addio Varese dopo 57 anni
Le difficoltà dei negozi storici: «Il mondo è cambiato, io chiudo»

Al 57 esimo anno di attività “Marisa Gualco” chiude. Erano i primi anni Sessanta quando il negozio di lingerie e abbigliamento per la casa ha aperto i battenti in corso Matteotti a Varese. «Mia mamma Marisa allora si occupava del negozio», spiega Rossana Gualco, 65 anni portati splendidamente, un bel sorriso con il quale, da sette anni, accoglie i clienti in piazza San Vittore, a sinistra della basilica. Un punto di riferimento importante per l’eleganza e lo stile della signora con la S maiuscola. Ancora per poco. «Il 5 dicembre chiudo l’attività: ho deciso - dice Rossana mentre saluta una dopo l’altra le clienti di sempre, che hanno trascorso una buona parte della vita indossando i suoi eleganti capi underwear - Non ce la faccio più? No, non è questo: chiudo perché il mondo è cambiato, il mercato non è più quello di un tempo, le nuove generazioni dormono con una t - shirt: non c’è più la cultura dell’intimo».
PANDEMIA E GUERRA
La pandemia e poi la guerra hanno giocato un ruolo in questa decisione? «Di sicuro. Anche per questo ho preso una decisione che era già nell’aria. E poi rispondo con un dato: i clienti della mamma erano 650, oggi si sono ridotti della metà della metà». Da lunedì, da quando è stato esposto il cartello di liquidazione per cessata attività, arrivano per gli ultimi affari. «Io sono già in pensione da quattro anni, con 42 anni e 6 mesi di contributi: direi che ho dedicato tanto a questo lavoro.
IL DEGRADO
Certo è che la città, con il degrado generale che si percepisce, non ha aiutato nel farmi cambiare idea. E la mia famiglia mi ha messo «al palo: se deciderò di fare altro, non sarà di sicuro nel commercio», spiega Rossana, che deplora con l’occhio dell’esperta il proliferare di catene commerciali nel “salotto buono”: «Tolti pochi che ancora resistono, non solo a Varese, ci sono solo quelle ormai sotto i portici».
I PRIMI PASSI
Il negozio aprì grazie alla mamma Marisa, che oggi ha 88 anni: un’attività così longeva che è stata testimone del cambiamento del “salotto buono” della città. Il negozio di allora 7 anni fa fu costretto a traslocare in piazza San Vittore proprio per l’apertura, sotto i portici, di Zara Home (che non durò molto). A quel tempo Rossana aveva ancora, dal lato opposto del Corso, vicino alla pasticceria Ghezzi, un negozio di moda per bimbi. Lei stessa lo trasferì poi in piazza San Vittore, prima di dedicarsi esclusivamente alla lingerie come la mamma.
IL BUON GUSTO
«Credo davvero che la mia generazione sia stata l’ultima con il culto per il buon gusto. Oggi si preferiscono tante altre cose, dai viaggi al godersi la vita in modo differente, e per il mio settore non c’è più spazio perché si fanno scelte diverse: ai giovani auguro di avere il coraggio di ricapovolgere il mondo. Al meglio».
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