ALPTRANSIT
Nuova viabilità, addio sbarre
Rivoluzione della mobilità: passaggi a livello, sottopassi e ponti, si parte da Laveno

Il nome gira da quasi tre decenni a Varese e non, eppure non tutti sanno che cosa significhi.
Alptransit, cioè il progetto di incremento del traffico ferroviario in seguito all’apertura della galleria di base del Gottardo.
Intervento faraonico, certo, ma che sul nostro territorio si declina in iniziative che riguardano principalmente la chiusura dei passaggi ferroviari di Rfi e la loro sostituzione con percorsi di viabilità più sostenibili per dirottare e rendere più fluido il traffico su strada.
Il piano varesino a media scadenza prevede che passaggi a livello vengano chiusi a Laveno, Ispra, Luino, Maccagno, Sangiano e Taino-Angera.
I COSTI
Nel Varesotto, l’area coinvolta va da Zenna a Sesto. A disposizione 120 milioni di euro.
Sul territorio, ce ne sono venti da Rfi e dieci dalla Regione. La Provincia ne gestisce 14. Al momento il progetto principale, per il quale entro l’anno si pensa di procedere agli appalti (e con la cantierizzazione nel 2021) è quello di Laveno Mombello.
Il progetto è stato curato dai tecnici della Provincia di Villa Recalcati: 7 milioni di euro l’investimento globale.
CHE COSA SUCCEDE A LAVENO
L’intervento è sulla mobilità, i riflessi saranno sulla viabilità. Il passaggio a livello di via Varese-Labiena (quello di Rfi), viene chiuso.
Poco prima per chi arriva da Cittiglio, verrà creato un sottopasso e in sostanza un nuovo collegamento stradale che sfocerà vicino a un’altra linea ferroviaria, e cioè a quello delle Nord.
Qui verrà creata una rotonda, all’altezza dell’intersezione tra via Garibaldi e via Ceretti.
Cambieranno dunque completamente i sensi unici e la viabilità principale del Comune. Inoltre, è previsto un secondo intervento, del valore di oltre 300mila euro, per la messa in sicurezza dell’intersezione tra via Porro (Sp69) e viale Garibaldi.
Si tratta dell’area davanti all’imbarcadero e vicino alla stazione delle Nord.
Previsto anche l’abbattimento del cavalcavia Boesio, al posto del quale sarà realizzato un ponte.
Riassumendo: sottopasso per bypassare i binari delle ferrovie Rfi, due rotonde (vie Garibaldi-Ceretti e Gaggetto-Porro), demolizione del cavalcavia Boesio e nuovo ponte (la rotonda del Gaggetto e la demolizione dell’infrastruttura sono finanziate dal patto per la Lombardia).
Il cavalcavia, spiegano in Provincia e in Comune, ha bisogno di manutenzione costosa e c’è la necessità di dare all’area un nuovo impatto visivo e ambientale. CASE DA ABBATTERE
Dopo le polemiche iniziali, sono 14 a Laveno le abitazioni che andranno abbattute, vicino al passaggio a livello delle Nord, per consentire la creazione della nuova viabilità.
La contrattazione è già in corso da tempo. L’indennizzo per i proprietari è di circa 1 milione e 800mila euro. Gli accordi con le proprietà sono stati raggiunti all’80 per cento.
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