NO ALLA VIOLENZA DI GENERE
Varese, quando l’adulterio era legale
Grande partecipazione all’incontro organizzato dall’Insubria
È stato un successo il confronto online proposto dall’Università dell’Insubria nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (giovedì 25 novembre). Un webinar-maratona, durato dalle 11 alle 18, con circa 15 relatori, per affrontare diverse sfaccettature sul tema. «Coinvolgere i giovani è diventato prioritario – afferma Paola Biavaschi, una degli organizzatori - Grazie all’Associazione Italiana Giovani per l’Unesco, il coinvolgimento quest’anno è ancora maggiore, cosa fondamentale perché l’educazione e l’istruzione sono le chiavi per migliorare la situazione, intervenendo anche sugli stereotipi di genere».
Il confronto si è aperto con una riflessione pensata per i dottorandi, ma aperta a tutti, su «L’adulterio tra diritto e letteratura»: una lettura dell’adulterio in prospettiva storico-giuridica attraverso la letteratura, finalizzata a mettere in evidenza la legittimazione della violenza nei confronti della donna adultera.
Il primo intervento è stato quello di Barbara Pozzo, professoressa ordinaria di Diritto privato comparato, titolare della cattedra Unesco «Uguaglianza di genere e diritti delle donne nella società multiculturale», nuova delegata del rettore dell’Insubria Angelo Tagliabue per l’uguaglianza di genere e le pari opportunità. Barbara Pozzo, con le docenti Paola Biavaschi e Valentina Jacometti e con un gruppo di dottorande e dottorandi, ha recentemenet partecipato a un incontro dell’Intergruppo per le Donne, i Diritti e le Pari opportunità alla Camera dei Deputati, a Roma, su invito dell’onorevole Laura Boldrini.
«L’adulterio era una forma legalizzata di violenza nei confronti della donna – ha spiegato Barbara Pozzo –. La donna adultera era punita con la reclusione fino a un anno di carcere, questo è stato abilito solo nel 1969. E il delitto d’onore, abrogato soltanto nel 1981, prevedeva pene molto mitigate, da tre a sette anni, per chiunque avesse cagionato la morte della moglie, o della figlia o della sorella, in uno stato d’ira a causa dell’offesa arrecata all’onore. Di fronte a questa situazione di legittimata violenza nei confronti delle donne è utile oggi ripercorrere le fasi di queste norme, vedere come sono disciplinate in altri Paesi e analizzare come i romanzi su donne adultere fossero lo specchio della società del tempo e nello stesso modo educassero le donne a non commettere adulterio».
Con eventi di questo tipo, l’università dell’Insubria vuole uscire dall’accademia per incontrare il mondo reale.
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