TRIBUNALE
Processo Report-Fontana, Ranucci si difende
Il conduttore di Report accusato di diffamazione insieme con Giorgio Mottola per il servizio su un presunto conflitto di interessi: parte lesa e parte civile la figlia del governatore lombardo

Oggi in tribunale a Varese l’udienza, davanti al giudice Andrea Crema, del processo per diffamazione, a Sigfrido Ranucci, conduttore di Report su Raitre, e dell’inviato Giorgio Mottola. Parte lesa e parte civile l’avvocato Maria Cristina Fontana, figlia del governatore della Lombardia, Attilio Fontana. Nel pomeriggio sono stati interrogati i due imputati.
«GIORNALISMO D’INCHIESTA»
In particolare Sigfrido Ranucci ha spiegato che da parte della trasmissione non c’era alcun pregiudizio nei confronti dell’avvocato Fontana, e che le è stato dedicato parte di un servizio andato in onda nell’ottobre 2020 sulla base di informazioni fornita da alcune fonti e sulla base dell’esame di ampie documentazioni. Il tema del servizio era l’esistenza di un possibile conflitto di interessi che avrebbe riguardato l’assegnazione di incarichi professionali all’avvocato Fontana da parte di dirigenti sanitari lombardi nominati dalla stessa giunta regionale guidata da Attilio Fontana. Ranucci ha inoltre sottolineato che la versione dei fatti dell’avvocato Fontana è stata esposta durante la trasmissione in modo completo. I due giornalisti hanno sottolineato che il loro è stato il lavoro del giornalismo d’inchiesta. Prossima udienza il 14 ottobre con discussione e sentenza.
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