IL SALVATAGGIO
Rospetti come principi al tramonto
Volontari in azione. Già trasferiti nella zona umida 2881 esemplari: «Così li salviamo dal sole»

Prima il salvataggio di decine di migliaia di girini, ora quello dei rospetti. Ne sono stati messi al sicuro ben 2.881, tanti ne sono stati contati dai pazienti volontari all’opera a Villa Toeplitz. Un’operazione che continuerà perché i rospi metamorfosati escono dalla loro nursery, la grande vasca davanti a Villa Toepltiz, anche di giorno, qualcuno utilizzando le rampe che sono state posate, altri no.
Si allontanano dall’acqua, sotto il solleone e «diventano come statue di cera», commenta Lorena Friggi della Lipu, «perché sotto il sole, così, di giorno, molti rischiano di non salvarsi».
Per aiutarli a trovare la strada giusta, i volontari dell’operazione salva rospetti si recano tutte le sere nel parco di Sant’Ambrogio, dove con retini e altri attrezzi recuperano e portano gli anfibi nella zona più umida e nascosta del parco, alle pendici dei monti retrostanti le cascate e le fontane che rendono così caratteristico il grande giardino di Villa Toeplitz.
Sono ancora un migliaio, almeno, i “piccoli” che dovranno essere spostati nelle prossime settimane: molti se ne vanno da soli la notte, senza rischiare. In pericolo sono invece quelli che provano la “fuga” di giorno e non riescono ad arrivare nella zona umida.
Per favorire i loro spostamenti, i volontari hanno anche creato una rampa in ferro ricoperta in legno per uscire dalla vasca e una zona d’ombra.
Alcune settimane fa, il trasferimento dei girini è stato necessario per consentire i lavori di ristrutturazione di vasche, cascate e fontane, in corso in questo periodo. Operazione da 300mila euro voluta dal Comune e condotta sotto la supervisione dell’assessorato alla Tutela ambientale coordinato da Dino De Simone.
Un’operazione pianificata grazie a un pool di enti e volontari che, uniti e con i consigli del professor Adriano Martinoli, zoologo dell’Università dell’Insubria, hanno consentito di superare le polemiche, dietro l’angolo quando si tratta di questioni ambientali, per il trasferimento degli inquilini delle cascatelle.
Ieri mattina, lunedì 8 luglio, gli anfibi di Villa Toeplitz hanno ricevuto la visita di un centinaio di bambini dell’oratorio di Sant’Ambrogio.
Ai giovani ospiti è stata spiegata l’importanza della presenza di larve, libellule, girini, rospi, salamandre e rane, nel parco della villa.
Infatti nella parte alta del parco vi è una seconda vasca che contiene anche una quindicina di rane metamorfosate e tre esemplari adulti. Protagonisti, dalla parte degli educatori, sono stati Lorena Friggi per la Lipu, Elisa Scancarello per Legambiente, Daniela Vanoli per le Gev e Giuseppe Esposito per i Royal Wolf Ranger.
Da settimane molti operatori lavorano in sintonia per garantire la salvaguardia dell’ecosistema unico del parco di Villa Toeplitz e dei suoi simpatici abitanti e per accogliere i bambini di oratori e campi estivi ai quali vengono svelati i segreti del mondo degli anfibi.
© Riproduzione Riservata