PALAZZO ESTENSE
In aula solo i leghisti e il presidente: salta il Consiglio comunale
La maggioranza aveva annunciato la volontà di disertare la seduta sul bilancio in polemica con la valanga di emendamenti della Lega
Il Consiglio comunale di stasera, giovedì 11 dicembre, è saltato in quanto la maggioranza ha fatto mancare il numero legale. Sotto le volte affrescate erano presenti soltanto i consiglieri della Lega e il presidente Alberto Coen Porisini.
Ecco la nota della maggioranza: «Il Comune, e una intera città da 80.000 abitanti, sono bloccati da 4 consiglieri comunali della Lega, Angei, Monti, Bison e Parravicini, che con una arroganza mai vista stanno paralizzando Varese, non per una battaglia su azioni concrete per i cittadini ma per una strategia politica vecchia e inconcludente. Questa strategia però gli si sta rivoltando contro perché, prima i cittadini di Varese e poi i loro stessi alleati di minoranza hanno compreso bene il giochino portato avanti in questi giorni che ha un solo nome: ostruzionismo». la polemica è diretta alla valangadi emendamenti al bilancio presentata dal Carroccio.
«Solo che amministrare non è un gioco, anche se i consiglieri della Lega paiono non capirlo. E così, a causa della loro stessa strategia fallimentare, si sta verificando che per la prima volta nella storia dei consigli comunali di Varese, ma crediamo più in generale di tutta Italia, una minoranza riesca a far scappare tutte le altre forze politiche alleate, e a spaccarsi, a causa di un metodo e una modalità dettata unicamente dall’arroganza. La fotografia plastica di ieri, mercoledì 10 dicembre, sera in Consiglio ne è la prova: sui banchi della minoranza, arroccati sulle sedie del loro arrogante e inconcludente modo di fare politica, sono rimasti solo 4 consiglieri leghisti. I loro colleghi li hanno lasciati soli a recitare questa surreale liturgia di temi vuoti e inconsistenti» prosegue la nota della maggioranza.
«Nessuna proposta per la città e i cittadini, solo un lungo vuoto flusso di parole copia e incolla con cui hanno scritto 2000 emendamenti privi di concretezza. Tutto questo nonostante il tentativo di dialogo della maggioranza e i tentativi di apertura: sono state accolte infatti diverse proposte concrete della minoranza in favore di cittadini e associazioni, comprese alcune della Lega. Ma la chiusura dei leghisti è proseguita, spinti dall’unica volontà di mettere in scena un loro teatrino personale. L’immobilismo della Lega li caratterizza anche quando sono in minoranza, figuriamoci se governassero» sostiene ancora la maggioranza.
«In ragione di ciò, al fine di evitare l’inutile sperpero di denaro pubblico per consentire alla Lega di mettere in scena questo indecoroso spettacolo che allontana le persone dalla politica, anche i gruppi di maggioranza non parteciperanno ai Consigli comunali programmati fino a che non saranno ricomposti i normali e costruttivi rapporti dialettici con anche il gruppo della Lega. Il sindaco e i capigruppo di maggioranza sono sempre disponibili a riunirsi con i referenti dei vari gruppi di opposizione per superare la situazione di stallo creata da alcuni consiglieri leghisti» conclude la nota.
La Lega a sua volta aveva in mattinata diffuso un comunicato di dura critica al sindaco.
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