LA SANITÁ
L’ospedale cambia volto
Giù vecchi padiglioni: Dialisi nel nuovo “Dansi”. Day center 2: è conto alla rovescia

Conto alla rovescia per l’apertura del cantiere della nuova cittadella della salute, cioè il complesso sanitario all’interno del sedime dell’ospedale di Circolo.
I progettisti hanno già messo nero su bianco il disegno del day center 2, ovvero il monoblocchino che sorgerà sulle ceneri di Geriatria e Santa Maria, e sono già a ottimo punto anche nella progettazione del nuovo padiglione Dansi-Boffi-Somaruga, così si chiamerà il padiglione Dansi-Boffi che sorge vicino alla maternità e che verrà abbattuto e ricostruito.
Obiettivo, attivare un maxicentro per i pazienti dializzati e offrire una struttura ampia e adeguata anche alla Fisioterapia. A fare decollare l’intervento, mancano alcune firme, in primis, quella tra ospedale e Comune per un accordo inevitabile su un’opera così importante anche dal punto di vista urbanistico, quindi i progetti andranno consegnati in Regione per poi ottenere, anche dal ministero, il via libera definitivo.
I fondi sono a disposizione da tempo. Il sesto accordo quadro Stato-Regione prevede 16 milioni di euro per l’intervento al Dansi e per il Del Ponte.
«Per l’ospedale di Giubiano ne avevamo a disposizione 9 e ne abbiamo risparmiati 2, gli altri fondi sono per la nuova struttura del Dansi», dice il direttore dell’Asst Sette Laghi, Callisto Bravi .
Un intervento importante che prevede anche l’abbattimento dei vecchi laboratori (subito dopo l’ingresso, ora chiuso, di via Tamagno), «e la realizzazione, al loro posto, di un parcheggio che sarà soprattutto a disposizione dei pazienti dializzati e della Fisioterapia».
Nel nuovo edificio, infatti, troveranno spazio 18 postazioni di dialisi per pazienti esterni (altre 30 si trovano già nel monoblocchino).
La palazzina a due piani avrà anche (salvo modifiche dell’ultimo minuto) 14 postazioni per le terapie singole, due palestre, nuovi spazi visita e per l’attività di coordinamento del personale della Fisioterapia (che ora si trova nella ex maternità).
Un altro ampio pezzo del vecchio ospedale di Circolo viene dunque trasformato in un centro sanitario moderno e all’avanguardia, con il rispetto della divisone, per quanto possibile, tra pazienti esterni che usufruiscono di servizi, ambulatori e diagnostica, e pazienti ricoverati.
A Varese sono stati destinati inoltre altri 16 milioni di euro circa con il settimo accordo quadro Stato-Regioni.
Denaro che verrà in gran parte destinato al completamento della cittadella della salute, tramite l’abbattimento di due vecchi padiglioni e la realizzazione del day center 2, cioè di un secondo monoblocchino. Il primo è stato costruito al posto del vecchio Pronto soccorso e delle vecchie cucine ed è la struttura, collegata con il monoblocco (cioè il nuovo ospedale) e con il vecchio padiglione centrale tramite una passerella sopraelevata.
Fra i tanti servizi trasferiti qui, anche il Cup, il centro unico per le prenotazioni.
Il nuovo day center 2 nascerà invece al posto della vecchia Geriatria, chiusa da quando è stato realizzato il nuovo ospedale, e al posto dell’ex padiglione Santa Maria.
Nel nuovo edificio troveranno spazio vari ambulatori e reparti, dalla Breast Unit, il centro che si cupa di senologia, all’Oculistica, al centro prelievi, all’Odontoiatria che lascerà dunque Velate, solo per citare alcuni dei trasferimenti eccellenti. Anche il trasloco del centro prelievi, nuovo e funzionale, aperto nell’ex Santa Maria, padiglione che si raggiunge da via Lazio e in passato ha ospitato vari reparti, come la Cardiologia e la Cardiochirurgia.
La storica clinica Santa Maria verrà abbattuta e per questo intervento non mancano le polemiche e chi si domanda il motivo di tale scelta.
«Le nuove normative antisismiche e di sicurezza impediscono di fatto di compiere ristrutturazioni se non spendendo sei milioni di euro circa - dice il dottor Bravi -, una cifra assurda, per cui preferiamo costruire ex novo».
La palla ora passa alla Regione Lombardia dove il neogovernatore Attilio Fontana e il direttore generale della sanità, il varesino Giovanni Daverio, dovranno dare il via libera definitivo al progetto che rilancia l’ospedale di Circolo.
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