SCHERZI D’APRILE
Varese, sembra inverno. Ecco perché
Spruzzata di neve a Campo dei Fiori e temperature sotto la media di dieci gradi. Il commento del meteorologo Paolo Valisa
«Ma che freddo fa». Una delle prime frasi pronunciate la mattina al risveglio o quando si incontra qualcuno. Ieri, con molta probabilità, anzi speriamo, il top del termometro basso. E a Campo dei Fiori c’è stata una “spruzzata” di neve. A Varese città la temperatura è oscillata fra più 3 e più 7 gradi, stessa cosa a Brinzio, tra i 4 e i 6 gradi nel Gallaratese. Freddo, insomma. Inverno, non terza decade di aprile, che dovrebbe avere - di media - una minima di 9 gradi e una massima di 18 gradi. Per un po’ la parola d’ordine sarà resistere. E non si può dire che si tratti una questione di ore, anche se già da oggi le temperature si alzeranno.
NEVE IN QUOTA
La situazione è la seguente: dieci gradi sotto quello che ci aspetterebbe dal calendario. Ieri mattina, lunedì 22 aprile, la neve è stata immortalata anche dalla webcam dell’Osservatorio del Campo dei Fiori. Niente a che vedere con i 15 centimetri del 28 aprile 2017 o con i 18 del 19 aprile 2014, ma di certo non è usuale che nella terza decade del mese la cupola dell’Osservatorio fondato dal professor Salvatore Furia sia spolverata dalla neve.
LE PREVISIONI
Oggi, martedì 23 aprile, le temperature sono in risalita (di poco) con massime tra i 10 e i 12 gradi nella nostra zona. Domani le condizioni meteo migliorano ma farà sempre freddino: il termometro non andrà oltre i 15-17 gradi, se tutto va come previsto. Un po’ di pioggia, pure, qui è là nelle ultime ore, ma alla fine significativa non diventa l’acqua che cade ma il clima da inverno pieno e non da ponte del 25 aprile.
CHE COSA CI ASPETTA?
«Per oggi ancora cieli nuvolosi e qualche pioggia qua e là, la neve in montagna, poca per la verità ma intorno ai mille metri di altitudine - spiega Paolo Valisa, meteorologo del Centro geofisico prealpino -. Poi avremo da domani un graduale miglioramento, con correnti più secche da Nord che riporteranno il sole».
DI NUOVO “BRUTTO”
Forse l’unica giornata a salvarsi davvero e farci ricordare che siamo in primavera sarà proprio il 25 aprile: «Giovedì sarà una giornata piuttosto bella, le temperature risaliranno alle medie stagionali con massime attorno ai 16-18 gradi, quindi sarà ampiamente soleggio salvo qualche nuvola irregolare, ma senza piogge. Purtroppo arriverà una perturbazione atlantica a partire da venerdì, quindi il prossimo fine settimana, probabilmente - a distanza di tanti giorni le previsioni non possono essere completamente attendibili - «dovrebbe essere nuovamente perturbato». Perturbazione che arriva dall’Atlantico, però, e dovrebbe portare aria meno fredda «e forse nuove piogge».
Insomma, continueremo a battere i denti, anche nelle abitazioni e nei posti di lavoro, dove non basta vestirsi a cipolla per “resistere”.
CALORIFERI: SI PUÒ
L’accensione dei riscaldamenti - per esempio nel Comune di Varese - era stata resa possibile dall’8 al 12 aprile per un massimo di sei ore. Ieri dopo mezzogiorno è arrivata una nota dal Comune: il riscaldamento si può accendere di nuovo, per un massimo di 7 ore al giorno. Lo spegnimento dal 15 aprile, d’accordo, ma “resta salva la possibilità, solo in caso di particolari ed avverse condizioni meteorologie, di accendere gli impianti in deroga”. No si tratta di una ordinanza che offre la possibilità di riaccendere i caloriferi, ma di una nota dell’assessorato alla Tutela ambientale con la quale “il Comune ricorda ai cittadini e agli amministratori di condominio” che esiste la possibilità di riaccendere.
SEMBRA INVERNO: ECCO PERCHÉ
«È scesa nelle scorse ore una bassa pressione di origine polare dalla Scandinavia, ora si trova sul Mar Tirreno e porta correnti molto fredde da Est all’interno della Pianura Padana, correnti - spiega Paolo Valisa, meteorologo del Centro geofisico prealpino - che si stanno esaurendo».
Dal Nord Europa è in pratica calata una bassa pressione che ha aperto un passaggio nel cuore dell’Europa. La bassa pressione si è spostata dalle Alpi al Mar Ligure. Inoltre masse d’aria instabile provengono dall’Europa dell’Est e raggiungono la regione padano-alpina. Un doppio binario... di aria fredda. Siamo nel ben mezzo di un vortice depressionario. Il risultato è che la primavera sembra sposarsi sempre più in là. E pensare che meno di dieci giorni fa, il 14 aprile, a Varese, i termometri cittadini (quelli con pannelli lungo le strade) avevano registrato ben 29 gradi. Nessuno ha creduto che si fosse già in estate davvero, ma nell’arco di pochi giorni c’è stato un repentino cambiamento del clima.
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