MERCATO IMMOBILIARE
Varese, si torna a comprare casa
Le famiglie cercano trilocali e gli investitori i monolocali. Aiutano i prezzi bassi

Un allineamento simile di pianeti non si era mai visto: i prezzi delle case restano bassissimi e i tassi fissi sono ai minimi storici.
Tant’è che crescono compravendite e mutui. E ancora: la famiglia punta soprattutto i trilocali o, al massimo, abitazioni con quattro locali, mentre la giovane coppia si accontenta di un bilocale. Infine i monolocali che sono acquistati soprattutto dagli investitori.
È questo, in sintesi, l’orientamento all’acquisto di immobili da parte dei varesini emerso durante il convegno “Varese: il bello di vivere nella Città giardino - Analisi e stato del mercato immobiliare e creditizio nella provincia di Varese”, organizzato a Palazzo Estense da Confesercenti, Anama e Tecnocasa.
I numeri emersi sono sostanzialmente due: uno stallo sui prezzi da tre anni a questa parte, dopo il crollo del 2009 e un aumento delle compravendite.
«L’80% delle transazioni – ha detto Bernardo Bianchessi, della presidenza nazionale di Anama, l’Associazione agenti e mediatori d’affari - avviene su trilocali, con una compravendita su due, seguito dal 25% di bilocali. Se il dato sui prezzi degli immobili del Varesotto, rimasti stabili sul basso, non sono positivi rispetto a quanto avviene su Milano, con un aumento del 17% negli ultimi due anni, ciò però crea uno stimolo positivo. A Varese comprare conviene e, quindi, stanno arrivando gli investitori, sia per i monolocali che per i bilocali».
In più, a Varese città, si conferma la presenza di compratori danarosi, visto che «il 10 per cento delle operazioni – ha aggiunto Bianchessi – riguarda immobili con valore superiore ai 500.000 euro, contro il 5% del dato nazionale».
Vi è poi il caso particolare di Saronno che, evidentemente, risente l’influsso positivo della distanza di soli venti minuti di treno da Milano Cadorna, a sottolineare come le infrastrutture e i collegamenti col capoluogo lombardo siano fondamentali per una ripresa del settore immobiliare. Saronno, infatti, è l’unica città dove si è assistito a un aumento dei prezzi che, infatti, sono discretamente alti, vale a dire 1.800 euro al metro quadrato per un immobile signorile usato e 1.600 euro per il “medio usato”, contro, per esempio i 1.410 euro e 1.150 euro di Gallarate e il 1.060 e 775 di Busto Arsizio.
«Il trend positivo su Varese – ha sottolineato il sindaco Davide Galimberti, nell’introduzione in cui sono intervenuti anche Cristian Spada, presidente di Confesercenti Varese e Giuseppe Trumino, team manager di Tecnocasa – è dovuto a una serie di azioni portate avanti: gli investimenti pubblici attesi da anni e sbloccati per riqualificare aree importanti della città, anche con una sostanziale riduzione degli oneri per gli investitori privati. E poi la valorizzazione del territorio e del patrimonio anche attraverso mostre che, assieme a Villa Panza, hanno portato in città 50mila persone nel corso dell’anno; infine il nuovo collegamento ferroviario con la Svizzera avviato da un anno e mezzo».
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