LA TRAGEDIA
Varese, Silvia e Ale insieme per sempre
Al cimitero di Giubiano la tumulazione della giovane coppia di San Fermo morta nella funivia

Silvia Malnati e Alessandro Merlo riposeranno per sempre l’una accanto all’altro. Ieri mattina le salme dei due giovani, morti domenica 23 maggio nella tragedia della funivia del Mottarone, sono state tumulate nel cimitero di Giubiano.
Alla cerimonia hanno partecipato amici e familiari dei fidanzati di 26 e 29 anni, residenti a San Fermo, scomparsi due settimane fa nel drammatico incidente che ha provocato quattordici morti, tra cui cinque varesini (oltre a Silvia e Alessandro, anche la famiglia di Vedano Olona composta da Vittorio Zorloni, Elisabetta Personini e il piccolo Mattia).
Sono stati i genitori dei due giovani a decidere che la sepoltura avvenisse in un unico loculo, nella parte nuova del camposanto cittadino, a ridosso della zona dei forni crematori. Sulla lapide di marmo bianco è stato affisso un cartello provvisorio, decorato con una croce e tre calle, con i nomi di Alessandro e Silvia, accompagnati da quella tragica data che resterà indelebile: 23 maggio 2021.
Accanto ai loro nomi, una foto che li ritrae sorridenti durante un momento di festa: si tratta della stessa immagine che ha fatto il giro del mondo poco dopo l’annuncio della tragedia, quando si è saputo che tra le vittime del disastro al Mottarone c’erano anche i due varesini.
Ora, per volontà delle rispettive famiglie, Silvia e Alessandro divideranno la stessa tomba. Al momento non sono state ancora fissate altre iniziative per ricordare la giovane coppia: «E’ ancora prematuro», spiega Luca Nania, zio del 29enne. L’improvvisa scomparsa dei ragazzi è infatti piombata come un macigno sulle famiglie, sugli amici e sull’intera comunità di San Fermo: settimana scorsa ai funerali una folla commossa si è stretta nella chiesa di Santa Maria, arrivando a occupare il sagrato.
Proprio «mentre erano immersi nelle meraviglie del creato» hanno perso la vita: è stato questo uno dei passi del messaggio, letto durante i funerali, con il quale Papa Francesco ha testimoniato la sua vicinanza alle famiglie e alla diocesi in lutto tramite il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin.
Accanto al dolore, resta la rabbia per un incidente assurdo che si sarebbe potuto evitare rispettando le norme di sicurezza. A farne le spese, insieme ad altre dodici persone e a un bambino sopravvissuto ma rimasto senza famiglia, sono stati Silvia e Alessandro, che da ieri riposano l’una vicino all’altro.
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