IL CASO
Spuntano i ladri di verdura
Cresce l’allarme agli orti urbani di San Fermo: recinzioni tranciate e furti

«Di verdura ce n’è per tutti. Se qualcuno ha fame e ne prende un po’ non è un problema. Danno però fastidio i danni alle recinzioni e i furtarelli di attrezzature che si verificano di continuo. Per esempio, non molto tempo fa è stato rubato un componente del rubinetto». A raccontare che cosa succede negli orti urbani di San Fermo a Varese è Domenico Tonta, uno dei coltivatori.
Gli orti urbani sono degli appezzamenti di terreno, 15 nel caso di San Fermo, che l’assessorato all’Ambiente del Comune mette a disposizione di pensionati e di disoccupati. Gli orti di San Fermo si trovano in via Pergine. Sono tutti ben curati, ad eccezione di quattro che sono abbandonati. I coltivatori sono all’opera nel tempo libero, spesso più per passione che per necessità. Il raccolto è qualcosa di cui andare orgogliosi.
Peccato che, solo nell’ultimo periodo, dagli orti di San Fermo siano spariti verze, cavoli, cavolfiori, cachi, fichi e finocchi. I furti avvengono perlopiù di notte, o alla sera tardi. I ladri si introducono scavalcando le recinzioni. O peggio, tranciando le reti con il tronchesino. Reti che vengono poi rattoppate, ma che nel giro di poco tornano a “brandelli”. Il fatto che i ladri usino sempre gli stessi passaggi fa pensare a degli habitué, persone che preferiscono servirsi negli orti anziché fare la spesa al supermercato.
Anche i giovani scavalcano la rete per recuperare i palloni da calcio: continuando a passare, rompono le reti e rovinano la verdura. Il problema si presenta di frequente, senza che sia possibile pensare a una vera e propria soluzione.
Ma ladri di verdura e giocatori di calcio non sono gli unici ad entrare furtivamente negli orti. Ci sono anche le talpe, che sbucano dai cunicoli sotterranei.
«Le talpe sono tante, ma senza dubbio rappresentano il problema minore - scherza Tonta -. Mentre i coltivatori sono al lavoro spesso vedono spuntare due occhietti nella terra. Qualcuno, per non avere continuamente la verdura saccheggiata da questi roditori, ha installato un dissuasore. Anche in quel caso il problema è stato arginato, ma non risolto».
Pare essere stato il 2019 l’anno in cui la popolazione di talpe di San Fermo ha raggiunto numeri esorbitanti. Nel 2020 il numero sembrerebbe essere diminuito un po’. Ma restano tante a giudicare dal numero di mucchietti di terra che punteggiano il prato del parco giochi di via Pergine.
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