IL CASO
Varese, stop lavori a Villa Mylius
Lo ha deciso la Sovrintendenza. Affreschi da tutelare?
E’ fermo dalla fine di novembre il cantiere di Villa Mylius. I lavori, finalizzati a trasformare la villa del ‘700 nell’Accademia del Gusto della Fondazione Marchesi, sono stati bloccati a seguito di una richiesta della Soprintendenza dei Beni culturali.
Stando a quanto trapelato, la Soprintendenza vorrebbe accertare che sotto gli intonaci non ci siano affreschi di pregio, testimonianze artistiche che andrebbero irrimediabilmente perdute intervenendo in alcune parti dell’immobile. Il progetto architettonico, infatti, andando a creare delle aule di cucina, richiede di inserire all’interno dei muri dell’antica villa dei canali di aspirazione, e quindi di praticare dei fori nei muri stessi. Fori che la Soprintendenza teme possano distruggere qualcosa di prezioso.
Il cantiere ha dunque dovuto fermarsi fino a nuovo ordine. A testimonianza del tempo che sta passando senza che i lavori progrediscano, c’è l’altezza raggiunta dalle erbacce spuntate vicino ai cancelli del cantiere. La recinzione in alcuni punti è rafforzata e rattoppata per evitare che nell’area di lavoro si introduca qualcuno.
Attesa per la perizia
Ad oggi, da indiscrezioni, parrebbe che i muri non abbiano svelato alcun segreto. In attesa della perizia ufficiale, che potrebbe arrivare già questa settimana, e di eventuali e conseguenti variazioni del progetto, Enrico Dandolo, amministratore delegato della Fondazione Marchesi, fa il conto alla rovescia per la ripresa dei lavori. E afferma: «Sono tranquillo e fiducioso che tutto si risolva entro la fine di gennaio, così da rientrare nella tempistica e far partire i corsi dell’Accademia all’inizio del prossimo anno scolastico».
Dandolo non è nuovo a esperienze di questo tipo. Quando, a Roma, ha aperto l’Hostaria dell’Orso in un palazzo del 1500, il restauro si è fermato più volte per il ritrovamento di affreschi sotto una tappezzeria di seta. In quel caso, però, era evidente che ci fossero degli elementi preziosi. In villa Mylius, la richiesta della Soprintendenza parrebbe più uno scrupolo o un accertamento dovuto.
Da dieci anni
Sono ormai passati dieci anni dal giorno in cui a Varese si è iniziato a parlare del progetto teso a portare a villa Mylius l’Accademia del gusto. All’epoca c’era la giunta Fontana, che poi ha passato il testimone alla giunta Galimberti. I lavori stavano andando spediti, con l’obiettivo di chiudere il cantiere a luglio, ma poi è stato ordinato lo stop. Una volta ottenuto il nuovo via libera, la sfida è finire tutto per settembre, in modo che i corsi di arte e cucina possano iniziare come da programma.
Rimane però ancora da individuare il luogo dove costruire il parcheggio a servizio dell’Accademia, che intende anche organizzare eventi aperti al pubblico. Il punto del parco che avrebbe dovuto ospitare il parcheggio è stato destinato al parco Gioia, l’area giochi inclusiva per i bambini.
Si cercano dunque altre aree - anche su viale Aguggiari - adatte ad ospitare un parcheggio o un piccolo autosilo. Adesso, aprendosi i lavori per la revisione del Pgt, è il momento di affrontare il tema.
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