IL CASO
Commissione invalidi: trasloco e polemiche
Ambulatori da Bizzozero a via Monte Rosa. I sindacati: «Problemi di parcheggio»

Via da Bizzozero, alcuni servizi sociosanitari traslocano in via Monte Rosa, nella struttura dell’ospedale, cioè dell’Asst Sette Laghi.
Ad allarmare i sindacati, in particolare la Fials, non è tanto il trasloco in sé quanto le ripercussioni che questo spostamento può causare ai cittadini-utenti e indirettamente all’equilibrio, spesso già precario, della viabilità e della situazione parcheggi nella zona di Casbeno.
Motivo: «Possiamo stimare che vi siano almeno 5.700 utenti che arriveranno nella zona trasportati a bordo di auto private che non potranno essere lasciate distanti dalla struttura di via Monte Rosa, visto che si tratta di invalidi», dice Salvatore Santo, segretario provinciale della Fials.
A fare i conti è il sindacalista Sergio Iommazzo: «La commissione invalidi vede circa 20 persone a settimana, visto che la commissione si riunisce tre volte e che per ogni invalido c’è almeno un accompagnatore, il calcolo delle persone che graviteranno in via Monte Rosa è enorme, numero al quale si dovranno aggiungere tutti gli altri utenti dei nuovi e dei vecchi servizi e ambulatori. Gli ambulatori e gli sportelli che verrano trasfeirti riguardano, oltre alla commissione ivnalidi, l’assistenza domiciliare integrata, la protesica e il consulatorio.
Il trasloco da Bizzozero (dove l’ospedale occupa locali di cui non è proprietario) avverrà «a breve», fann sapere a Villa Tamagno, quartie rgenerale dell’asst Sette Laghi, sotto la cui competenza, dopo la riforma sanitaria regionale, sono passati anche i servizi un tempo coordinati dalla vecchia Asl (ora Ats Insubria).
Il trasferimento riguarda una ventina di lavoratori e, appunto, migliaia di cittadini. Questi ultimi dovranno raggiungere non più Bizzozero, zona periferica, ma quella più centrale di Casbeno.
Un vantaggio per chi è a favore del trasferimento, un grande caos annunciato, per la Fials. Motivo: «Il peso specifico dei servizi è notevole perché comporta l’arrivo in via Monte Rosa di molte persone con difficoltà di movimento, nulla di paragonabile ai viavai di semplici ambulatori».
La preoccupazione è, dicono i sindacalisti, «per la cittadinanza, perché in quella zona di parcheggi ve ne sono pochi e perché da quando è stato introdotto il nuovo piano parcheggi, siamo tutti consapevoli delle difficoltà di chi lavora in quella zona». Dicono gli esponenti della Fials che la richiesta di “preparare gli scatoloni” sia già arrivata ai vari uffici che da Bizzozero dovranno traslocare, anche se in via ufficiosa, e che la questione principale è la seguente: «Dove parcheggeranno gli utenti-pazienti? Non solo, secondo la Fials questa operazione non è per nulla “interna”, perché avrà ricadute importanti «sulla cittadinanza e sulla viabilità della zona».
Da qui, altre domande: «Il Comune è stato informato del trasloco che avverrà a breve? L’amministrazione è consapevole delle necessità che sorgeranno dal rafforzamento del nuovo polo sociosanitario di Casbeno e delle esigenze della cittadinanza e della popolazione?». Mentre la Fials si dice preoccupata delle ripercussioni dell’inziativa, da Villa Tamagno, la direzione dell’Asst Setet Laghi conferma la volontà di compiere il trasloco per riunire, in un edificio di sua proprietà, vari servizi, molti dei quali ereditati dalla vecchia Asl in seguito alla riforma e dunque dislocati ancora in via Rossi a Bizzozero.
Fanno anche presente che in questi mesi di traslochi se ne sono compiuti parecchi, che alcuni servizi e ambulatori si sono spostati, sia da Bizzozero sia da via Monte Rosa.
Ed è è proprio questo il punto che non deve allarmare, secondo l’Azienda socio-saniaria territoriale, né i sindacati né gli utenti. «Nella struttura di via Monte Rosa sono stati spostati alcuni ambulatori e liberati altri spazi, dunque una parte di utenti gravita già altrove rispetto al passato».
Il numero di utenti e le loro esigenze di parcheggio però - è la critica della Fials - sono e saranno diversi. «E Casbeno soffocherà».
Da Bizzozero se ne vanno anche l’assistenza domiciliare integrata e la la protesica
I sindacalisti della Fials: «Il Comune è informato e consapevole dei nuovi disagi per
i cittadini?»
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