LA DENUNCIA
«Via Como ormai è il Bronx»
Bivacchi e latrine a cielo aperto: residenti esasperati

Mentre nel resto della città vige il divieto di ritrovarsi, di sforare il coprifuoco imposto alle 22 e di gironzolare senza meta, via Como sembra terra di nessuno. Ad affermarlo sono alcuni residenti della strada che collega il centro storico con la zona delle stazioni, da tempo al centro di problemi che sembrano ulteriormente esacerbati dalla pandemia in corso ormai da un anno.
Il problema è legato soprattutto ai gruppetti di giovani che stazionano lungo la via e che all’arrivo di pattuglie delle forze dell’ordine si disperdono, spesso infilandosi nel vicolo pedonale che conduce verso piazza XX Settembre. «I controlli da parte di polizia e carabinieri non mancano – spiega una residente, chiedendo di mantenere l’anonimato -, ma purtroppo non sono sufficienti. Quando arrivano le pattuglie, questi gruppetti si allontanano oppure si sottopongono ai controlli, salvo poi tornare sul posto poco dopo. Per noi è davvero frustrante».
Il problema presenta varie sfaccettature: dallo spaccio di droga al dettaglio, ai bivacchi e al consumo di alcolici in pieno giorno, con conseguente immondizia sparpagliata in giro, fino agli schiamazzi e alla musica alta pure di notte. «Non solo – prosegue la donna -. Spesso si registrano imbrattamenti e piccoli vandalismi, e a volte c’è chi utilizza i parcheggi interni come latrine a cielo aperto. In alcuni casi sono i personaggi che bivaccano nei pressi di piazzale Trento a spingersi fino a qua per espletare i propri bisogni fisiologici».
E il quadro ormai sembra impietoso: «Da strada elegante e residenziale, comoda per raggiungere il centro storico e le stazioni ferroviarie, ora pare essersi trasformata in quello che qualcuno ha definito il Bronx», conclude la donna con amarezza.
Un pensiero condiviso anche da un altro residente: «Con la chiusura delle scuole e delle attività sportive – rimarca l’uomo, che vive e lavora qui – la situazione è peggiorata, perché spesso i ragazzini si danno appuntamento in strada non sapendo che cos’altro fare per riempire le giornate. E credo sia naturale che poi la situazione degeneri». «Carabinieri e poliziotti si vedono spesso, sia di giorno, anche a piedi, sia di sera – conclude il residente – ma il problema sembra essere diventato cronico. Forse sarebbe opportuno chiudere una volta per tutte il passaggio pedonale tra via Como e piazza XX Settembre, perché spesso sono gli stessi ragazzi a combinare guai di qua e di là, a seconda di dove si spostino le forze dell’ordine».
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