L’EVENTO
Passaggio in India. Ricordando Andrea
L’Associazione Paltani e la passione per i viaggi dello studente scomparso nel 2015, riunisce i liceali a teatro. E svela loro i segreti di un paese speciale
«Oggi è la seconda puntata di un viaggio che abbiamo cominciato lo scorso anno grazie al progetto “Incontro”, ovvero l’incontro tra la vita di un ragazzo che oggi non si vede ma c’è, Andrea Paltani, e le vostre vite”. Così il giornalista della Prealpina, Mario Visco ha avviato, la mattina di oggi, mercoledì 13 febbraio, al Teatro Apollonio, il convegno dal titolo “Oriente/Occidente. Gli incontri possibili”, organizzato dall’associazione dedicata allo studente del liceo scientifico “Ferraris” scomparso nell’ottobre del 2015 in seguito a un incidente stradale e rivolta alle classi quarte di tutti i licei cittadini.
Tema dell’evento, un luogo che Andrea aveva visitato e che amava molto, l’India, una terra ricca di misteriose suggestioni. Un luogo dell’anima, più ancora che geografico.
Seguendo le parole di studiosi e professionisti dei diversi settori, i presenti hanno potuto compiere, idealmente, un viaggio nella storia, nella spiritualità, nell’arte, nel cinema e nella musica di questo Paese, un po’ come aveva fatto Andrea che, come ha ricordato papà Franco, «in un viaggio nel 2013 era rimasto entusiasta dell’India, in particolare della sua cucina, e aveva mostrato grande curiosità per la sua storia e la sua organizzazione sociale».
«Lo scopo della nostra associazione, che ha come principale punto di riferimento i giovani di Varese, è quella di ripercorrere simbolicamente l’esempio di un ragazzo che aveva amici in tutte le scuole - ha detto Franco Paltani, che ha poi presentato il suo nipotino indiano Vevek, presente in sala con mamma e papà e con Davide, che di Andrea è il fratello -. I nostri progetti, infatti, vertono tutti a fare stare insieme i diversi istituti”. In platea erano presenti il liceo scientifico, guidato dal docente Gabriele Violi, l’artistico “Frattini” con Alessandra Ferrario, coordinatrice del comitato organizzatore, il classico “Cairoli” con Monica Iori e i licei “Manzoni” con Rosanna Galeani.
Il dirigente scolastico del “Ferraris”, Giuseppe Carcano, ha posto l’accento sui valori che Andrea ha tramandato.
«Lui non era uno studente modello, nel senso che non aveva tutti nove - ha sottolineato -, tuttavia ci ha lasciato l’impronta di due valori fondamentali, ovvero l’amicizia - e il fatto che, in suo nome, si riuniscano tante scuole diverse non è scontato - e il desiderio di conoscenza, visto che Andrea desiderava viaggiare, vedere e conoscere. E la sua famiglia sta a dimostrare come, da un fatto drammatico, a volte possa nascere qualcosa di bello».
L’assessore ai Servizi educativi, Rossella Dimaggio, ha voluto sottolineare, a microfoni spenti, la motivazione profonda del patrocinio concesso dal Comune all’evento.
«L’idea del confronto fra culture è alla base della crescita delle persone - ha specificato -. Viaggiando si conoscono le altre culture e s’impara a non averne paura».
Sul palco si sono poi succeduti il docente di Storia contemporanea dell’Università dell’Insubria, Antonio Maria Orecchia, con una lezione di storia dell’India e di Gandhi, la curatrice del Maga di Gallarate, Vittoria Broggini, con un viaggio nell’arte dell’India contemporanea, e ancora il decano degli studi sull’India, docente universitario Giuliano Boccali, con un intervento sulla spiritualità, il regista Alessandro Leone, con una “perlustrazione” del cinema indiano, e Igor Orifici con Gerardo Destino e Silvia De Ambrogi, in una suggestiva performance “ragionata” sulla musica “Raga” dell’India del Nord che ha permesso agli studenti di cogliere le sonorità del Bansuri (il flauto tradizionale), dei Tabla (le percussioni) e del Tanpura (il liuto) nell’ennesima tappa di un viaggio oltre i confini: quelli geografici e quelli dell’anima.
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