PREVENZIONE
West Nile, due gazze infette nel Varesotto
Sono due i casi a Varese e Germignaga, lo conferma Ats Insubria. Informativa ai Comuni per ridurre la proliferazione delle zanzare. I consigli per i cittadini

Sono due i casi di virus West Nile registrati in provincia di Varese. L’infezione è stata riscontrata in due gazze – specie considerata tra i volatili bersaglio – nel capoluogo e a Germignaga. La conferma è arrivata nella giornata di oggi – venerdì 8 agosto – dal Servizio veterinario di Ats Insubria diretto da Marco Magrini, che è anche presidente della Provincia di Varese. Un altro caso è stato segnalato anche nel Lecchese. Intanto, a Busto Arsizio è in programma una disinfestazione dopo l’accertamento di due casi di positività al virus Dengue.
COMUNI ALLERTATI
Questo, mentre l’Agenzia di tutela della salute ha scritto ai Comuni dei territori di sua competenza, tra cui ovviamente Varese, indicando le misure di prevenzione da adottare per ridurre la proliferazione delle zanzare, responsabili della trasmissione di arbovirosi, ovvero di malattie infettive causate da virus veicolati ad esempio da zanzare, zecche e flebotomi; si tratta di malattie che si diffondono attraverso punture o morsi di piccoli insetti che trasportano i virus da un ospite all’altro. «Abbiamo inviato alle Amministrazioni comunali le indicazioni necessarie per proseguire regolarmente gli interventi di disinfestazione ordinaria larvicida, ossia per le attività mirate a eliminare le larve di insetti, in particolare le zanzare, prima che diventino adulte e possano riprodursi. Inoltre, saranno disposti e coordinati da Ats in raccordo con i Comuni interessati, secondo le indicazioni regionali, eventuali interventi straordinari adulticidi, cioè trattamenti mirati a eliminare gli insetti adulti, in particolare le zanzare, per ridurne la proliferazione e prevenire la loro riproduzione, in base della valutazione epidemiologica», spiegano dalla direzione di Ats Insubria. Ogni Comune è stato sensibilizzato su come intervenire e ha facoltà di scegliere gli intervenire più adeguati per ridurre il rischio di proliferazione, effettuando in modo particolare azioni di disinfestazione periodica, così come previsto dal Piano nazionale arbovirosi 2020-2025.
I CONSIGLI PER I CITTADINI
«Ognuno può fare la sua parte, anche il singolo cittadino al quale raccomandiamo di seguire le consuete indicazioni proprio per evitare, soprattutto in prossimità delle abitazioni, la proliferazione delle zanzare e precisiamo che le attività di prevenzione in base alle normative vigenti, nazionali e regionali, procedono come di consueto, per cui rassicuriamo la popolazione a cui chiediamo di premurarsi di svuotare regolarmente tutti i contenitori d’acqua come sottovasi, bidoni, piccole piscine, pneumatici, in cui le zanzare possono deporre le uova», raccomanda Ats Insubria. Che aggiunge: «Consigliamo l’uso di repellenti cutanei specifici per zanzare su vestiti e pelle, oltre a indossare abiti che coprano braccia e gambe, soprattutto durante le attività all’aperto. Raccomandiamo anche di evitare aree a rischio dove è stata segnalata una maggiore presenza di zanzare. In caso di febbre, mal di testa, dolori muscolari o altri sintomi sospetti, è opportuno consultare un medico. Inoltre, può essere utile usare le zanzariere», conclude la nota di Ats Insubria.
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