PALAZZO ESTENSE
Zanzi: «Scippato del sogno»
«Nature urbane, ecco perché ho votato contro. Caso Crugnola, una grave scorrettezza verso Varese 2.0». Ma il vicesindaco non molla

«Hanno scippato il mio sogno e lo hanno messo sotto chiave, sono stato costretto a votare contro Nature Urbane, in giunta». Amareggiato, deluso ma combattivo, il vicesindaco Daniele Zanzi ripercorre il percorso a ostacoli delle ultime settimane, per il suomovimento Varese 2.0.
Parte dall’episodio che lo ha coinvolto di più anche emotivamente, quel festival del paesaggio che ha sognato e cullato e «che è stato trasformato in qualcosa che non conosco e non riconosco e di cui non vengono illustrate nemmeno le cifre dell’impegno economico». Ricorda che la fase del cosiddetto fuorifestival «è una contraddizione in termini poiché dovrebbe svolgersi quantomeno durante il festival di Nature Urbane vero e proprio».
Insomma la svolta «culturale» che «al momento e per quanto è dato sapere affossa i programmi di valorizzazione ambientale e urbana», proprio non piacciono al vicesindaco che è anche agronomo di fama internazionale. E poi «il sindaco Galimberti e l’assessore Cecchi si erano impegnati a creare un comitato per mettere a punto la nuova edizione di Nature Urbane, ma questa promessa non è stata mantenuta».
Il vicesindaco non è solo assessore alla Polizia locale, ma anche all’attuazione del programma: «E come posso vigilare se i programmi, in realtà, non li conosco e non vengono resi noti?».
È difficile non vedere lo strappo tra il vicesindaco e il suo gruppo consiliare, composto solo di un consigliere, Elena Baratelli (che è anche moglie di Zanzi) e il resto della coalizione di maggioranza. Il colpo netto è stato dato da quel «passaggio», quel «divorzio consensuale», come lo aveva definito Valerio Crugnola, l’altro consigliere di Varese 2.0, «accolto» poi nella lista del sindaco. «Diciamolo chiaramente: è stata una operazione giocata alle spalle di Varese 2.0, quella compiuta dalla lista Galimberti con Crugnola, è stata una grave scorrettezza nei nostri confronti, il sindaco non può dire che gli equilibri del centrosinistra rimangono invariati se a noi, che siamo lista civica, vengono dimezzate le forze», continua il vicesindaco. «Vorrei vedere se nel prossimo consiglio proponessi a metà del gruppo Pd di passare con Varese 2.0: credete che non ci sarebbero reazioni?».
Un fiume in piena, il vicesindaco. Che continua però a ribadire l’appartenenza alla maggioranza, senza alcun ripensamento: «Siamo persone leali e siamo stati alleati fedeli, il nostro compito è quello di vigilare, andare a toccare con mano le criticità e farle sapere, abbiamo cominciato con Villa Mirabello (dove il centro Studi Preistorici Archeologici rischia lo sfratto, ndr) e continueremo, già questo sabato, evidenziando le criticità a Villa Toeplitz».
La dialettica «manca all’interno della coalizione, una compagine che va verso un appiattimento grave», dice ancora Daniele Zanzi. Ebbene, «questa dialettica cerchiamo di tenerla viva noi del Movimento 2.0 che abbiamo dato tanto in termini propositivi a questa maggioranza e che continueremo a svolgere l’attività per la quale i varesini ci hanno votato».
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