LA SENTENZA
Venegono, condannata la wedding planner
Truffa del matrimonio: tre mesi di carcere
Condannata per la truffa del matrimonio, assolta per quelle dei viaggi.
Si è concluso così il processo alla 39enne wedding planner di Venegono Inferiore arrestata dai carabinieri nel marzo del 2018 mentre incassava l’ennesimo acconto per l’organizzazione di un pacchetto completo (dal banchetto all’animazione, dalle foto ai fiori) direttamente a casa dei futuri sposi, a Solbiate Olona. Acconti (per 11.500 euro) a cui, per l’accusa, non corrispondeva alcuna prenotazione.
E poi c’erano i viaggi, proposti dalla sua agenzia in centro a Varese. Due clienti si sono costituite parte civile: una denunciò di aver pagato 3.900 euro per un viaggio con il marito in Giamaica, una vacanza mai fatta perché la prenotazione non era stata effettuata; un’altra raccontò di aver perso 2.600 euro per un viaggio negli Stati Uniti. Per questi episodi, oltre che per l’acconto del matrimonio (incassato quando l’agenzia era già stata chiusa e cancellata dal registro delle imprese), il pm ha chiesto una condanna totale a un anno e mezzo di reclusione. Il giudice Andrea Crema ha assolto l’imputata per i viaggi («il fatto non sussiste»), ma l’ha condannata a tre mesi di reclusione per gli undicimila euro del matrimonio. Sentenza contro cui il suo difensore, l’avvocato Marco Mainini, preannuncia ricorso in appello.
© Riproduzione Riservata


