TRIBUNALE DEI MINORI
Video trapper a Mornago: assolti undici minorenni
Ventisette le persone denunciate dopo la clip girata in una struttura in via Piave: nelle immagini una pistola, pestaggi e marsupi pieni di droga

La rete è piena di video girati da imberbi trapper che si atteggiano a malavitosi dei ghetti di Chicago. Quando i ragazzini mornaghesi pubblicarono il loro su Youtube scoppiò un putiferio: ventisette, tra minorenni e maggiorenni, vennero denunciati per invasione di edificio e danneggiamento, sollecitata anche dall’intervento dall’amministrazione comunale che si rivolse ai carabinieri per riportare un po’ di decoro nei costumi civici. Per undici di loro si è concluso il processo davanti al tribunale dei minori con l’assoluzione, chi con formula piena e chi con la vecchia insufficienza di prove. Il gup Marina Zelante non li ha risparmiati però da un ammonimento: «Vi è andata bene oggi. Ma riflettete sui contenuti di quel video e sul messaggio che passa».
Soddisfatta l’avvocato Lara Paladino: «I miei assistiti, assolti con formula piena, non erano nel capannone usato come set del video, lo abbiamo dimostrato proprio attraverso l’analisi meticolosa del filmato». Restano ancora in sospeso le sorti dei maggiorenne, ancora in fase di indagine.
IL VIDEO
La clip venne caricata il 2 gennaio del 2021: per realizzarla i ragazzi avevano utilizzato la struttura di via Piave, entrandoci abusivamente e - a detta del proprietario - spaccando un’inferriata e la porta di accesso dell’edificio. Il brano si apriva con l’immagine di un ragazzetto che puntava una pistola in favore di telecamera. Intorno a lui coetanei con marsupi di Louis Vuitton pieni di droga, facce truci, pronuncia biascicata e filosofia da sopravvissuto della strada: «Non ho paura della morte ma non mi fido della vita», «Mornago è droga, se la vuoi rispetta la coda». E poi scene di pestaggi sotto gli occhi sognanti delle loro amiche, fumogeni, corse in macchina. Il repertorio classico insomma.
GLI ACCERTAMENTI E L’ARRESTO
I carabinieri della compagnia di Gallarate, coordinati dal pubblico ministero della procura minorile, effettuò subito perquisizioni e accertamenti per individuare eventuali attività di spaccio o comunque di consumo di stupefacenti. La procura di Busto Arsizio si occupò dei trapper maggiorenni, uno dei quali fu arrestato per detenzione di marijuana e hashish, d’intesa con il pubblico ministero Martina Melita. L’arma che girava durante le riprese venne rinvenuta e, come si poteva prevedere, era solo una riproduzione di una automatica funzionante. Il video venne comunque rimosso e ora è a disposizione soltanto di chi lo ricevette in anteprima.
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