I FUNERALI
«Vola lassù, tra le cime»
Domani a Viggiù la funzione, dopo il rientro in Italia della salma di Michele Molteni

Si svolgeranno domani, sabato 13 aprile, alle 11 nella chiesa di San Giuseppe a Baraggia, i funerali di Michele Molteni, il 43enne morto lunedì 8 aprile sul Monte Generoso a causa della caduta in un dirupo sul Sentiero delle guardie. Ieri, giovedì 11 aprile, è arrivato il nullaosta delle autorità elvetiche per il rientro in Italia della salma.
Il corpo si trova infatti all’ospedale di Locarno per gli accertamenti medici previsti in caso di tragedie del genere. Intanto, continua il cordoglio da parte di Viggiù e di chi conosceva Michele e la sua famiglia.
In tanti si sono recati nella casa della frazione delle Baraggiole per portare di persona un messaggio di condoglianze ai genitori, alla sorella e agli altri parenti. Così come in molti hanno utilizzato internet per scrivere un pensiero rivolto all’amico scomparso.
Come i compagni dell’associazione Amici dei musei viggiutesi, di cui Molteni era parte attiva: «Non riesco a crederci - scrive Franco Piana, coordinatore del comitato Salviamo San Siro alla Baraggia di Viggiù - Mi sembra di averci appena parlato. Lui, con la testa e il cuore sempre rivolti alla montagna».
La montagna è il filo conduttore di molti altri messaggi. Come quello di Fausta Begnardi: «Caro Michele, non mancava mai il racconto delle tue escursioni sulla tua pagina Facebook. Il tuo grande amore per la montagna era sempre coinvolgente. Ti conosco da quando eri bambino ed era impossibile non volerti bene: ragazzone buono e simpatico, vola lassù tra le tue cime in pace».
Secondo la ricostruzione delle autorità ticinesi, l’uomo si era assentato da casa la mattina per un’escursione in montagna. Purtroppo, però, durante la passeggiata qualcosa è andato storto: solitamente Michele chiamava casa per comunicare eventuali contrattempi o ritardi, mentre stavolta ciò non è accaduto.
Il silenzio del 43enne ha preoccupato i genitori e la sorella, che hanno dato l’allarme. A quel punto sono partite le ricerche e, una volta individuato lo zaino dell’escursionista in fondo a un dirupo, tramite il Gps all’interno dello stesso, i soccorritori hanno capito che ci si poteva trovare di fronte a una disgrazia. Un timore poi confermato dal recupero del corpo.
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