LO SCONTRO
«Zittiti nelle Commissioni»: minoranze all'attacco
Formato e Giordano contro l'Amministrazione di Varese

«Il gruppo consiliare di minoranza intende denunciare con fermezza una deriva istituzionale che ormai si sta consolidando all’interno delle Commissioni consiliari del nostro Comune». Inizia così la nota congiunta delle minoranze di Palazzo Estense, scritta da Franco Formato (Varese Ideale) a nome di tutti. «Con sempre maggiore evidenza, constatiamo che la maggioranza sta applicando una linea sistematica volta a svuotare di senso il ruolo delle commissioni, evitando il confronto e sottraendosi alle domande poste dai consiglieri di minoranza», rimarca.
Questa modalità, «tutt’altro che episodica, viene attuata in modo scientifico in tutte le Commissioni, a prescindere dai temi trattati - prosegue -: urbanistica, bilancio, servizi sociali, ambiente, istruzione. Temi centrali per la vita della nostra comunità, su cui invece si impedisce ogni approfondimento reale, trasformando le commissioni in momenti di pura ratifica amministrativa».
«Le nostre domande, sempre legittime, documentate e formulate con tono istituzionale, vengono sistematicamente ignorate o eluse - precisa Formato -. Questo atteggiamento non è solo una mancanza di rispetto verso chi siede in consiglio comunale in rappresentanza della minoranza, ma costituisce una lesione al principio democratico della rappresentanza».
«Chiediamo pubblicamente che venga ripristinato un clima di rispetto istituzionale all’interno delle Commissioni, e che a tutti i gruppi, di maggioranza e minoranza, sia garantito il diritto di esprimersi, di porre domande e di ottenere risposte - si conclude la nota - . Lo dobbiamo ai cittadini che rappresentiamo e al corretto funzionamento della nostra democrazia locale».
«IMPOSSIBILE INTERVENIRE»
«Aggiungo che personalmente in Commissione Bilancio, Lavori Pubblici e Sicurezza - precisa Salvatore Giordano (Fratelli d’Italia) - ho chiesto più volte la parola in merito alla situazione in cui versa Villa Mylius, ma mi è stata negata dal presidente Matteo Capriolo. Riscontro tanta arroganza e presunzione in un contesto nel quale ogni componente della commissione può esprimersi per instaurare un rapporto di confronto».
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