IL RICORDO
A Bizzozero l’omaggio a Carletto Ferrari
La riflessione di Manuela Lozza: «Non ha dedicato solo la vita alla causa partigiana: ha regalato la giovinezza»
Saluto romano, pistole alle feste, femminicidi. Questa non è l’Italia per cui Carletto Ferrari ha sacrificato vita e giovinezza. La cerimonia in ricordo del tenente degli alpini e comandante, svoltasi questa mattina, domenica 14 gennaio, nel cimitero di Bizzozero, diventa dunque - nel commosso discorso di Manuela Lozza, presidente della Commissione Cultura e segretaria cittadina del Pd - un momento di riflessione, per richiamare tutti al sacrificio e all’impegno. «Chi si trova qui oggi coltiva una sensibilità comune, che ci fa stare uniti e che rappresenta i valori fondamentali per ciascuna e ciascuno di noi – ha detto Manuela Lozza - Per questo motivo chiunque sia qui oggi sa che Carletto Ferrari è un eroe. E siamo così certi, e così convinti di queste immagini di forza granitica, di prontezza allo scontro e all’estremo sacrificio, che alle volte è necessario soffermarci su un dato: quanti anni ha Carletto quando decide di dedicare tutta la sua vita alla liberazione del nostro Paese? Quanti ne ha quando viene martirizzato dai fascisti? Carletto non ha dedicato solo la vita alla causa partigiano. Carletto ha regalato la giovinezza».
La cerimonia è stata partecipata. C’era il sindaco Davide Galimberti, la presidente provinciale di Anpi Ester De Tomasi, il presidente della sezione cittadina di Anpi Rocco Cordì, Simone Longhini per la Provincia, l’assessore Rossella Di Maggio, il consigliere Luca Paris, Rosario Manganella presidente dell’associazione Calogero Marrone, vigili del fuoco e polizia in rappresentanza delle forze dell’ordine e un bel gruppo di cittadini.
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