IL BRANCO
«Aggrediti dopo la discoteca»
Il racconto della coppia rapinata a Rimini. Vivono a Legnano, lui è di Cocquio, lei di origine etiope
«Abbiamo trascorso la serata, fino a tardi, nella discoteca Altromondo Studios di via Flaminia, a Miramare. E quando siamo usciti, siamo andati a prendere l’autobus dirigendoci a piedi verso il lungomare. All’inizio ci hanno aggrediti in due, all’apparenza nordafricani: uno ha puntato un collo di bottiglia rotto contro la mia fidanzata e ha iniziato a palpeggiarla, mentre l’altro è saltato addosso a me e poi è stato affiancato da due persone. Mi hanno dato un pugno in faccia. Ci hanno preso portafogli e cellulari. E poi siamo riusciti a scappare».
È il 12 agosto e a raccontare ai carabinieri della stazione di Miramare quello che è accaduto nelle prime ore di quello stesso giorno è un ragazzo di 32 anni in vacanza a Rimini. È nato a Varese, ha vissuto a Cocquio Trevisago e da qualche tempo abita a Legnano. Quello di cui è stato involontario protagonista è un incubo che poteva essere ancora più terribile, dato che è forse lo stesso quartetto di magrebini, trascorsi quattordici giorni, sempre nella stessa zona, a stuprare sulla spiaggia di Miramare una turista polacca e a picchiare e rapinare l’amico che era con lei, per poi abusare di una prostituta transessuale sulla Statale. Un incubo condiviso appunto con la fidanzata, che ha due anni meno del varesino, è originaria dell’Etiopia e con lui vive a Legnano.
Dei “due varesini sfuggiti al branco” si è iniziato a parlare lunedì sera, dopo che è stato reso noto l’inserimento della loro denuncia nel fascicolo d’indagine sul doppio stupro e sulla rapina di sabato scorso, fascicolo su cui lavorano senza soste da quattro giorni la Procura e la Questura di Rimini. E del resto, modalità e luogo della rapina del 12 agosto hanno molte cose in comune con l’aggressione in spiaggia. Oltre agli stessi protagonisti, naturalmente, ovvero quattro giovani all’apparenza nordafricani, che prendono di mira un uomo e una donna incontrati per caso e che puntano a impadronirsi di cellulari e portafogli, ma aggiungono anche violenza a violenza, abusando o tentando di abusare sessualmente della ragazza.
Così come avvenuto appunto nelle prime ore del 12 agosto in viale Vienna a Miramare, a circa cinquecento metri dalla discoteca Altromondo Studios in cui i due turisti varesini avevano trascorso la serata. Una drammatica e rapida sequenza di gesti che la coppia ha ricostruito nella sua denuncia con grande precisione.
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